E’ nato prima l’uovo o la gallina? La risposta la conosciamo tutti…
Stan Smith è stato un tennista famoso, con un palmares di tutto rispetto, inserito nella International Tennis Hall of Fame nel 1987, ma siamo sicuri che la gente lo ricordi per questo?
I più giovani, in particolare, quando sentono questo nome probabilmente non pensano a lui ma ad un bel paio di sneakers, di quelle che prima o dopo tutti hanno calzato ormai da alcune generazioni a questa parte.
E’ legittimo pensare che sia nata prima la gallina, ma da dove arriva? Il dubbio resta…
E’ un esempio certo banale, ma vuole essere una metafora, anzi una provocazione, e meno futile di quanto appare.
Il dubbio resta ma è interessante osservare e cercare di capire, di spiegarsi fenomeni del genere.
Le famose sneakers che tanti di noi, almeno per una volta nella vita hanno indossato, perché sono diventate così famose?
Per il nome, quello del tennista, che portano?
Può darsi, ma bisogna dire per contro che Stanley (suo nome di battesimo) è stato posizionato, in una fantomatica classifica mondiale, solo al 21esimo posto, ottimo risultato certo ma non esilarante o strabiliante se confrontato al successo delle scarpe a lui dedicate.
Ha vinto diversi trofei, ma soltanto due tornei nel singolare e altrettanti nel doppio, in competizioni del Grande Slam, gli appassionati di tennis sanno cosa significa, l’importanza del torneo in questione.
Certo grandi risultati ma davanti a lui con molte più vittorie, di qualità e quantità, ce ne sono stati altri che come il nostro Roger (secondo nome..) e forse più di lui hanno contribuito a scrivere la storia del tennis.
Allora mi chiedo se il suo nome sia stato davvero il motore che ha spinto milioni di persone nel mondo di generazione in generazione ad acquistare quelle sneakers che portano il suo nome …
Certo, si tratta di un capo d’abbigliamento che non solo porta il suo nome ma viene prodotto dalla notissima Adidas, quindi da un colosso internazionale che si spartisce con la Nike gran parte del mercato mondiale del settore di riferimento. Quindi si potrebbe dire che l’oggetto con un nome di richiamo, quello del tennista, ha le “spalle forti”, prodotto da un marchio di primissimo piano, e forse se lo stesso oggetto fosse stato messo sul mercato una piccola azienda le cose sarebbero andate diversamente.
Può darsi ma non basta, i miei dubbi restano, e le mie piccole ricerche, indagini, hanno rilevato che la casa in questione produce sì questo modello ormai da decenni, ma ne produce molti altri, CENTINAIA di modelli del passato e del presente che continuano ad affollare il mercato mondiale, peraltro molti di essi portano il nome di uno sportivo famoso, dal basket al calcio al tennis, ma non tutti, anzi pochi (forse nessuno!) hanno avuto un tale successo.
Ognuno giustificherà il successo a modo suo, ma entriamo nei particolari:
.motivazione 1: “la moda”: ma la moda, anzi le mode cambiano di continuo, altrimenti quei Signori che vivono di moda non sarebbero così ricchi, le mode ritornano debitamente modificate, di poco talvolta, in modo che chi avesse oculatamente conservato i propri vestiti o accessori degli anni precedenti non possa riutilizzarli, eheheh!
.motivazione 2: “il pregio” intrinseco dell’oggetto, che in questo caso non c’è! Le sneakers che tanto ci piacciono vengono fabbricate ormai da tempo in quei Paesi dove la manodopera a bassissimo costo le produce su larga scala, quindi nessuna attenzione particolare al prodotto e nemmeno ai materiali, di pelle sì, fattura senz’altro buona, ma nulla di più..
.motivazione 3: “originalità”, per distinguersi, ma nemmeno per sogno! Ci sono sul mercato decine di modelli quasi identici, e spesso anche con maggiori varianti di colore o rifiniture.
.motivazione 4: concluderei con “i prezzi”, che da una rapida indagine in internet si aggirano tra i 60 e gli 80 euro, e direi che per un oggetto della qualità e dalle caratteristiche di cui parlavo prima non sono nemmeno pochi!
Peraltro provate a trovarle nelle svendite, in quelli che qui chiamiamo “saldi”, impresa titanica, quel modello non patisce crisi, le vendite continuano, i prezzi sono stabili e nessun rivenditore si azzarda a metterle in vetrina con tanti lustrini per liberarsene.
Io non ho in mente grossi esempi, paragoni da fare, di oggetti di qualsiasi tipo che un’azienda costruisce e vende per decenni sempre uguali.
Quelle sneakers lo sono, poche varianti di colore e via, l’oggetto rimane sempre lo stesso!
Il dubbio resta, ma continuo a credere che nessuna operazione di marketing, per quanto raffinato, possa portare a questo, fenomeni del genere che si verificano davvero con una frequenza ed una casualità inspiegabili, sono anch’essi tali e forse possiamo soltanto osservarli rimanendo con la curiosità e la speranza di darci delle risposte.
Tema leggero, ogni tanto ci vuole!
Nanni