MI SCUSO COI LETTORI CHE MI SEGUONO SU PAPERBLOG, DOVE I MIEI ARTICOLI VENGONO SPESSO PUBBLICATI INCOMPLETI. PER UNA LETTURA INTEGRALE VI PREGO DI ANDARE ALL’ORIGINALE. GRAZIE!
FENOMENO: La Spedizione dei Mille;
PERCEZIONE DEL FENOMENO: da un punto di vista individuale e filtrata attraverso le lenti della cultura, della fede politica, della religione, del ruolo istituzionale, dell’interesse personale;
INTERPRETAZIONE DEL FENOMENO: il fenomeno A, percepito da B, viene da questo descritto come C, da quello come D e da quell’altro come E.
La realtà (storica) A esiste, come fenomeno, nel momento in cui si manifesta, ed è percepita come B dal soggetto, che la descrive come C, D, E…
C, D, E… non sono verità storiche, ma opinioni.
L’onestà intellettuale del soggetto, che comunque non riuscirà mai a descrivere esattamente il fenomeno, consiste nel percepirlo con il minor numero possibile di filtri e come tale descriverlo.
A tale proposito, vi invito a leggere l’intervista rilasciata a Ignazio Dessì dal professor Lucio Villari, che dimostra come anche uno storico di gran fama possa dimostrare di avere una percezione del fenomeno A filtrata a tal punto da darne una descrizione Z.
http://notizie.tiscali.it/articoli/interviste/11/03/villari-unita-italia-intervista2.html
Parla del Risorgimento e vi troverete espressioni come:
“Di Fiore chi? Non lo conosco … e non rispondo agli studiosi che non conosco”.
“Guardi, queste sono le tesi borboniche su cui io non voglio rispondere perché le considero sciocchezze”.
“Assolutamente no, almeno secondo la mia opinione”.
“Non rispondo a quanti parlano così. Ripeto, certi giudizi non mi interessano nemmeno”.
E per lei chi è Giuseppe Garibaldi?
“L’eroe amato dagli italiani seri, quello è Garibaldi per me”.
Un suo giudizio su Mazzini e Cavour.
“Due grandi che, come Garibaldi, hanno fatto l’Unità d’Italia e le hanno donato la libertà”.
“Non conosco, non rispondo, è una mia opinione…” Questo è parlare da storico?
E i suoi giudizi? Banalità degne della bocciatura agli esami di maturità!
Illustre professore, lei dice che i discorsi revisionistici sono senza sostanza. I suoi invece mi paiono di una sostanza che oserei definire stupefacente.
Federico Bernardini
Illustrazione tratta da Google immagini