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fenomenologia di un pomeriggio invernale

Da Tinynoemi
i pomeriggi invernali da fnac, sono una vera e propria esperienza esistenziale, un acquario sociologico come solo in un areoporto puoi trovare. perdonandomi una qualunquistica generalizzazione, ho trovato nelle mie varie osservazioni numerose ricorrenze. ma la categoria che oggi ho preferito è quella delle donne che si fanno il french e gli uomini che stanno con le donne che si fanno il french. da fnac questi ultimi li trovi attaccati alle vetrinette del reparto tecnologie a monitorare dettagli improbabili che "fanno la differenza" o con le cuffione di cortesia ad ascoltare musica intellettuale urlando senza accorgersene testi con parole rigorosamente sbagliate. loro, le ragazze-french, possibilmente vestite stile-artigli per la passeggiata del giorno di festa, si intrattengono davanti le copertine dei libri che compreranno solo se sufficientemente conosciuti da poter essere snocciolati in occasione di conversazioni tra amici, ma abbastanza leggeri da essere letti veramente nel caso sventurato di inciampare in qualcuno che lo conosca davvero. unico obiettivo guadagnare l'agognata etichetta di "una che legge": che non si dica che la donna-french non ci tenga alla cultura, anzi alla Kultura. generalmente la coppia in questione dimentica presto gli originali nomi di battessimo, appellandosi reciprocamente semplicemente con "amò" ma non nel contesto pubblico metropolitano, dove rigorosamente si parla solo italiano (l'amò diventa amore) e monitorandosi vicendevolmente per evitare un'improvvisa e decisamente fuori target autonomia del partner. dopo pochi minuti di monitoraggio dei differenti interessi, lo sguardo possessivo e lo stridulo richiamo alla base, serve da rientro per i nostri eroi. nessuno dei due, generalmente, compra nulla, ma escono soddisfatti e acculturati dalla  visita al museo della modernità, essendosi assicurati un gruzzolo di argomentazioni per le prossime conversazioni con altre coppie french, su libri non letti e tecnologie non comprate.

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