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Ferdinand Hodler: una visione simbolica

Creato il 15 marzo 2013 da Artesplorando @artesplorando

Ferdinand Hodler: una visione simbolica

Ferdinand Hodler, la notte

Il pittore svizzero Hodler Ferdinand nasce a Berna il 14 marzo 1853.
Orfano all'età di 12 anni Hodler ha la sua prima formazione a Thun, studiando paesaggi per turisti.
Si classifica al fianco di Böcklin come il migliore artista svizzero del suo tempo. Le sue prime opere sono però poco ambiziose, di fantasia puramente naturalistica, i suoi paesaggi quasi da cartolina.Dopo il 1872, tuttavia, lavora in un ambiente più congeniale a Ginevra, sotto Barthélémy Menn. Nel 1890, con il suo meditabondo "la notte" Hodler cambia stile. Questo quadro, raffigurante un nero avvolgente, con la presenza-fantasma di una serie di figure nude, è l'inizio di una attività sempre più caratteristica, con allegorie di gruppi in appartamenti signorili, con figure stilizzate in uno schema ripetitivo delle linee, forme e colori.

Ferdinand Hodler: una visione simbolica

Ferdinand Hodler, l'eletto

I suoi nudi esprimono la filosofia mistica di Hodler attraverso i gesti rituali. Queste immagini sono notevoli per la loro composizione lineare e ritmi forti e la loro chiara presentazione decorativa. Spesso la stessa figura si ripete in tutta l'immagine con soltanto piccole variazioni.
Hodler chiama il suo metodo di lavoro "parallelismo" e usa gli stessi principi in scene tratte dalla storia della Svizzera e dei paesaggi.
Entro la fine del secolo diventa immensamente popolare in tutto il mondo di lingua tedesca e nel 1904 un gruppo di 31 dei suoi dipinti è la principale attrazione internazionale della mostra Sezession a Vienna.
La sua produzione artistica è costellata di ritratti e, sopratutto, da paesaggi della Svizzera di cui il pittore trasfigura in un'armonia verde-blu le montagne, le nubi e i laghi.Oltre ad essere uno dei protagonisti del Simbolismo e Art Nouveau, Hodler è visto come uno dei precursori dell'espressionismo. Divenuto uno dei pittori di maggior successo in Europa (nonostante il giudizio spesso negativo della critica), durante il primo conflitto mondiale condannò la distruzione della cattedrale di Reims da parte dell’artiglieria germanica subendo per ritorsione l’esclusione delle proprie opere dai musei tedeschi. La morte nel 1915 della sua compagna Valentine Godé-Darel segnò l’ultimo evento drammatico della sua vita, che si concluse appena tre anni dopo.
Muore a Ginevra il il 19 maggio 1918, lasciando incompiute un discreto numero di opere che ritraggono la città. 

Ferdinand Hodler: una visione simbolica

Ferdinand Hodler, il lago di Ginevra visto da Chexbres



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