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Ferdinando Quinzani smentisce Jotta, la Pravda cremonese e la Brambilla: “Non sono mai stato cacciato, ero già andato via. La Spectre ha tentato sino in ultimo di comprarmi”

Creato il 08 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

“Jotta fa finta di non sapere – dichiara Ferdinando Quinzani in un commento su Facebook – nessuno mi ha mai cacciato per il semplice motivo che me ne ero andato io da FI prima e dai Circoli poi. La paginata/sceneggiata della Brambilla

Ferdinando Quinzani smentisce Jotta, la Pravda cremonese e la Brambilla: “Non sono mai stato cacciato, ero già andato via. La Spectre ha tentato sino in ultimo di comprarmi”

Ferdinando Quinzani, foto tratta dal suo sito 2009

a nove colonne sulla Pravda aveva come unico scopo strappare con la calunnia alla mia lista quel pugno di voti necessari a Perri per vincere. Questo dopo aver visto i sondaggi che mi davano in crescita e dopo il tentativo fallito da emissari della Spectre cremonese che avevano tentato sino in ultimo di comprarmi, dopo essersi accaparrati con successo il simbolo dell’UDC (che, per chi non lo ricordasse, prese meno voti di me) contro la volontà di quel galantuomo di Angelo Zanibelli”.

Dura e colorita smentita di Ferdinando Quinzani alla versione di Mino Jotta (Pdl), che durante l’ultimo incontro di Visioni Contemporanee aveva affermato che Quinzani, oggi consigliere comunale all’opposizione di Perri e terzo alle elezioni comunali del 2009, sarebbe stato cacciato da Michela Brambilla. Il capogruppo di “Cremona per la Libertà” usa come suo solito, su Facebook, un linguaggio a tinte vivaci. La Pravda non può essere che l’unico cartaceo cremonese, la Spectre (ormai antica e leggendaria organizzazione criminale combattuta da James Bond) gli avversari politici che agivano nell’ombra contro Quinzani. Il tentativo di “comprare” Quinzani allude probabilmente alla proposta di cariche durante le trattative preelettorali: comportamento abituale e censurabile. Ma che senso ha continuare questo baratto di poltrone in cambio di pacchetti di voti già confezionati? Ormai i cittadini hanno capito che non è così che si dà il buon esempio a un territorio che soffre. Da non dimenticare anche l’accaparramento del simbolo dell’Udc contro la volontà del suo leader Angelo Zanibelli.


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