[Sicuramente a tutti voi sarà arrivato l'email sul referendum per un taglio agli stipendi dei parlamentari. Obiettivo che, si sa, gli italiani condividono quasi unanimemente - una volta tanto - ma sappiate che molte fonti sostengono che questo referendum sia una mezza bufala: le firme saranno probabilmente inutilizzabili perché, per legge, non potranno essere depositate prima del 1 gennaio 2013, e dopo quella data molte saranno scadute. Per me l'intento è buono, spero che i promotori siano onesti e non usino le firme per altri scopi, come leggo che a volte succede, però soprattutto vorrei commentare, con la mia solita nota polemica, sul fatto che questo referendum ha veramente attirato l'attenzione della gente ed è rimbalzato su e giù tra amici e per le mailing list, e mi è stato segnalato da persone che solitamente non si interessano di politica, né di uno solo dei numerosissimi problemi di questo paese: tristemente, ci si attiva solo in difesa del proprio portafoglio, e nel solito modo rancoroso di un popolo che vede nella politica l'origine di tutti i mali, ma non si fa un vero esame di coscienza...]
Come avevo già scritto, tra le molte abitudini della nostra società a cui sono contraria c’è l’ammasso di ferie a fine luglio e soprattutto ad agosto. Andare tutti in ferie assieme, come praticamente accade ogni anno in Italia, può sembrare conveniente ma non lo è: intasa le località di villeggiatura e le strade, fa salire i prezzi, svuota le città di servizi di cui la gente che resta potrebbe avere bisogno, innervosisce un sacco di persone e non è razionale. Questo perché in un paese dal clima mite come il nostro, in cui è grosso modo possibile fare il bagno da maggio a settembre, in cui ci sono cose da fare per rilassarsi anche vicino a dove la gente vive, e in cui comunque non tutti vanno al mare quando vanno in ferie, anzi, sarebbe molto ma molto più logico trovare il modo di scaglionare le vacanze e far lavorare la gente anche ad agosto, liberandola poi in altri mesi (in realtà sono tentata di scagliarmi anche contro il concetto stesso di ‘ferie’, ma non esageriamo).
Detto ciò, al momento il mio potere contro i ritmi altrui è nullo e ho un’esigenza impellente di prendermi circa un mese di pausa per provare ad andare avanti con un progetto (il terzo romanzo). Quindi, mio malgrado, ho chiesto ‘ferie dal lavoro’ (anche se non ho un vero e proprio lavoro e non farò vere e proprie ferie) ad agosto. Cercherò di non incrociare le folle di vacanzieri e di essere produttiva, per compensare appunto l’incoerenza delle ferie agostane, comunque volevo dire che farò di tutto per non aggiornare il blog, e che spero portiate pazienza ed eventualmente rileggiate e commentiate i vecchi post, o ascoltiate le vecchie puntate di Ator ator
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