Riporto, a scopo esemplificativo, una delle mail inviate al servizio SOS OSTETRICA del Club delle Mamme Marchigiane, con la risposta della dott.ssa Lucia Beccacece, perché la sua lettura possa essere utile alle mamme che potrebbero trovarsi nella stessa situazione:
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Buongiorno, sono una donna di 35 anni alla 24esima settimana di gravidanza, senza particolari problemi se non una placenta leggermente bassa.
A dicembre 2013, tramite esami di routine che faccio una volta all’anno ho scoperto di avere il valore del tsh quasi azzerato ma senza avere particolari sintomi. Mi sono rivolta ad un endocrinologo che a seguito di esami più approfonditi mi ha diagnosticato il morbo di Basedow (ipertiroidismo autoimmune) e mi ha prescritto la terapia con Tapazole.Nel giro di 6/7 mesi, passando da una compressa al dì a mezza compressa i valori sono rientrati. Da luglio 2014 mi ha sospeso il farmaco e fatto ripetere le analisi ogni due mesi. I valori sono sempre nei parametri. A dicembre sono rimasta incinta e tutt’ora i valori sono ancora stabili.
La mia domanda
riguarda l’allattamento. L’endocrinologo mi ha detto che mentre la gravidanza è solitamente neutra per il basedow, l’allattamento al seno è molto stressante per il fisico e molte volte fa cadere in recidiva con conseguente assunzione di tapazole e quindi interruzione dell’allattamento al seno. Voi avete altre esperienze in merito?Premettendo che per me non sarebbe una tragedia non poter allattare al seno in quanto preferisco stare bene fisicamente per essere piena di energie per prendermi cura della piccola, attualmente il mio orientamento sarebbe quello di allattare naturalmente almeno il primo/secondo mese per poi passare al
latte artificiale. Mi farebbe piacere ricevere una vostra opinione in merito.Ringraziando della disponibilità, porgo distinti saluti***********************
Buongiorno,
cerco di rispondere al tuo quesito.
Riguardo l’allattamento in donna ipertiroidea non ci sono controindicazioni se l’ipertiroidismo è tenuto sotto controllo. Nel caso specifico del Morbo di Basedow io personalmente non ho esperienze dirette, su questo non so se possono risponderti altre mamme per raccontarti la loro esperienza in prima persona.
Quello che posso dirti è che l’allattamento non è stressante di per sé ma dipende da come uno lo vive, addirittura molte mamme lo vivono come una coccola per loro stesse! Quindi mi sembra saggio non partire con l’idea di poter allattare poco tempo perché non sai come reagirà il tuo corpo di fronte a questa fase della maternità. Con un adeguato sostegno, secondo me, non è escluso che tu possa allattare per un periodo di tempo anche abbastanza lungo.
Ho fatto delle ricerche in merito al farmaco che ti hanno prescritto. Ho contattato il centro antiveleni dell’ospedale Niguarda di
Milano (che consiglio di contattare in casi come questo) che mi ha fornito informazioni utili: l’American Academy of Pediatrics afferma, da studi, che non ci sono rischi per il bambino per Tapazole assunto durante l’allattamento; uno studio di Micromedex Lactation afferma che il rischio infantile è minimo; L’OMS (organizzazione mondiale della sanità) non si pronuncia per mancanza di studi prodotti dall’organizzazione stessa.
Come vedi, quindi, anche nel caso del farmaco non è escluso che tu possa continuare ad allattare anche assumendo il Tapazole, sempre che il dosaggio sia basso.
Mi sembra comunque che tu sia seguita molto bene dagli specialisti che hai scelto, ed essendo la tua situazione molto monitorata, sarai sicuramente consigliata da loro al meglio per te e per il tuo bambino.
Tanti auguri,
Ostetrica Lucia Beccacece
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