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ferragosto

Da Dallomoantonella

Ieri sera doveva passare la processione per il paese, ma non c’è stato nessun corteo perchè il tempo era incerto, e perchè forse mancava la persona adatta a portare il peso della Vergine sulle spalle.
Già, si fa presto a dire “Stasera ci sarà la cerimonia dell’Assunta” ma dove le risorse umane sono scarse ed il tessuto sociale è precario, alla fine si fa quel che si può, quel che si riesce.
Ho sentito il suono delle campane che si rincorrevano a tratti, per scampanellamenti…

Anni addietro ho provato ad assistere al palio della Santa Assunzione in Sardegna, in un paesino detto Portoscudo.
Ci furono i fuochi d’artificio, le bancarelle, le giostre ed ogni genere di rito previsto per una giornata di grande festa.

Un anno mi capitò di festeggiarlo a Siena, che proprio nel giorno di Mezzo Agosto celebra una delle sue due tappe temporali dedicate al palio dei cavalli. A dire il vero io non sapevo nemmeno che fosse il giorno della grande corsa, proprio Quel giorno preceduto dalle sfilate di tutte le contrade, e che si conclude con gli esultanti festeggiamenti di uno solo tra i vari spettacolari stendardi esposti nella magnificenza dei loro colori.

Ferragosto.

Nel mio personale avevo una nonna che compiva gli anni proprio il 15 di agosto, si chiamava Giuseppina, e lo stesso giorno festeggiava l’anniversario del suo matrimonio. Almeno è stato così fino a che ci sono stati i figli a ricordarlo, che lo hanno insegnato ai nipoti, ma poi i nipoti non hanno più avuto la storia di raccontarlo e tramandarlo ai figli dei figli dei figli.

Ad un certo punto ci siamo accorti che il tempo è cambiato, e che noi siamo cambiati con il tempo, anche se non avremmo voluto, anche se siamo ancora convinti che certe cose non vanno mai perse e lasciate, anche se dentro nei nostri cuori pensiamo che daremmo volentieri un pezzo della nostra vita per non vedere alcune cose che ci sono carissime morire, ed altre che ci sono antipaticissime rimanere.

Anche quest’anno abbiamo abbaiato alla luna, abbiamo tranciato il grande cocomero distribuito pezzo a pezzo ai suoi commensali.

Il rito è stato consumato, come sempre. Le città si sono svuotate, anche se per poche ore, rimanendo nel loro irreale silenzio come sospese nel tempo.

Ferragosto.

Domani è già l’inizio di settembre, è già il ritorno alla rovescia, è già la conta di quanto manca a Natale.

Non è buffo che in un mondo di atei e miscredenti il tempo sia dettato da eventi religiosi?

Solo il pensiero che la buona novella di Gesù è ben oltre la nostra effimera chimera mi permette di conservare l’ordine nel caos del tutto possibile e del tutto precario.

Benarrivato al Capitano dei nostri sogni che in un momento di mesta follia si è tolto la vita, disavvenendo al suo spirito fanciullesco ed al suo mitico insuperabile insegnamento.

Accendiamo tutte le luci le lanterne e le lucciole affinchè tutte le anime smarrite sappiano ritrovare il coraggio e la gioia della vita in questa lunga e a volte lugubre foresta oscura.

Le stelle cadenti cadono fuggenti ma moltissime altre rinascono e ricompaiono a illuminare il pezzo di buio che da oggi non sarà più tale.

Altro che infantili desideri segreti da soddisfare e da consegnare alla luna in una notte di quasi fine estate.

Noi abbiamo progetti arditi e determinati. Noi abbiamo pensieri scritti a fuoco nelle menti. Noi abbiamo parole precise che daremo e che diremo a tutti quelli che avranno voglia di ascoltare.

Resta con noi, meraviglioso cielo, meraviglioso mondo.


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