Fertilizzanti biologici: il letame
Il fertilizzante biologico più antico del mondo è sicuramente il letame, il cui utilizzo comporta ovviamente vantaggi e svantaggi. Nel caso in cui possedessimo degli animali, infatti, potremmo servirci del loro letame ottenendo allo stesso tempo un grande risparmio in termini economici e una buona resa delle nostre colture. Tuttavia raramente nel caso di piccoli orti si può contare sul letame fornito da un allevamento e, in tal caso, è necessario acquistarlo. Si può acquistare il letame nei consorzi agrari oppure nei negozi specializzati. Il letame commercializzato presenta notevoli vantaggi rispetto a quello fresco in quanto è maturo, cioè mescolato a lettiera vegetale che lo rende inodore ed elimina eventuali agenti che potrebbero rivelarsi dannosi. Il letame migliore è sicuramente quello equino.
Fertilizzanti biologici: i fondi di caffè
Un'altra tecnica, che piacerà sicuramente molto ai grandi consumatori di caffè, è quella di utilizzarne i fondi come concime. Sembrerà strano ma questa bevanda risulta essere un'alleata preziosa nella produzione di fertilizzanti biologici fai-da-te, e non ha bisogno nemmeno di essere trattata in nessun modo. L'unica cosa che va fatta è cospargere il terreno attorno alle nostre colture con i fondi di caffè, o aggiungerli ai nostri compost, e lasciare che essi agiscano. Forse pochi lo sanno, ma il caffè oltre contenere potassio, magnesio e calcio, contiene anche una buona percentuale di azoto (circa il 2%). L'azoto è elemento antiossidante, che agisce rivitalizzando il terreno, contribuendo quindi a fertilizzare e concimare il suolo e avendo un'azione benefica sulle nostre piante, facendole crescere rigogliose e sane.
Fertilizzanti biologici: usare le ortiche
Un altro metodo che sarà sicuramente sconosciuto ai più, grazie al quale possiamo creare degli ottimi fertilizzanti biologici, è quello che prevede l'utilizzo delle ortiche. Queste piante urticanti, infatti, oltre ad essere utilizzate in decotti depurativi, hanno anche effetti benefici sul terreno. L'ortica però al contrario degli altri metodi visti fino ad ora, deve essere utilizzata come concime liquido e va quindi lasciata a macerare. Il macerato si ottiene dalle piantine fresche o da quelle essiccate. Prima di poterlo utilizzare è necessario lasciarlo riposare per almeno venti giorni. Quando sarà pronto basta aggiungerlo al terriccio delle piantine prima di trapiantarle e il gioco è fatto. L'ortica favorisce lo sviluppo della pianta e arricchisce il terreno, inoltre è facilmente reperibile.
Fertilizzante biologico: Fertilizzanti biologici e pesticidi
Appare chiaro che, nel caso in cui scegliessimo di utilizzare dei fertilizzanti biologici fatti in casa o acquistati, non avrebbe senso utilizzare pesticidi chimici per proteggersi dai parassiti. Esistono anche in questo caso dei rimedi naturali più o meno efficaci, dal momento che è ovvio garantire oltre allo sviluppo della pianta anche la sua salute. I pesticidi naturali sono molto facili da ottenere e possono essere preparati con ingredienti che comunemente si trovano nelle nostre case. Tra i più efficaci possiamo ricordare i gusci d'uovo, l'aglio e il pomodoro. Sembrerà incredibile ma i gusci d'uovo oltre a fertilizzare ulteriormente il terreno grazie ai loro sali minerali, fungono anche da repellente. Anche l'aglio e il pomodoro,infine, tritati, aggiunti ad acqua e nebulizzati, tengono a distanza la maggior parte degli insetti.