Sembrerebbero due elementi un po’ distanti e invece sono più intrecciati di quanto si creda, non solo perché la letteratura d’impegno civile continua a mettersi al servizio degli uomini comuni amplificandone esigenze e diritti, ma perché ci sono state occasioni in cui scrittori stessi hanno prestato la loro voce e i loro testi in occasione del concerto per la festa dei lavoratori del 1° maggio, storicamente indetto dalla CGIL.
In quest’avventura decise di inoltrarsi anche Calvino. Ebbene sì, lo scrittore poliedrico. E cantò anche lui. Tra il 1958 e il 1962 compose 4 canzoni (tutte musicate da Sergio Liberovici) insieme al gruppo dei Cantacronache, nato a Torino e formato da musicisti (per professione o per passione) e intellettuali vari, oltre che grafici e disegnatori.
L’esordio musicale di questo insolito gruppo è, appunto, il 1° maggio del 1958 in occasione del corteo della CGIL, con la canzone Dove vola l’avvoltoio? Trasmessa da un furgone che accompagnava la manifestazione.
Il testo è la rielaborazione di un apologo (Dove va l’avvoltoio) già pubblicato sul Contemporaneo e ottenne, nell’estate del 1958, il Premio Viareggio per la Canzone, la manifestazione letteraria più famosa d’Italia, dopo il Premio Strega.
E, a dimostrazione di quanto quelle parole siano ancora vitali ai nostri giorni, vi rimandiamo alla reinterpretazione, della suddetta canzone, del giovane cantautore Alessio Lega: