Festa della Repubblica: un'occasione mancata

  Ho sentito molti pareri, in giro, su come si sarebbe dovuta celebrare la Festa della Repubblica.Quasi tutti sono stati dell'opinione che la Parate militare non si sarebbe dovuta tenere in rispetto alle vittime dell'Emilia e per destinare a quella sfortunata terra le risorse finanziare utilizzare per allestire la marcia delle nostre forze armate.Il punto è che la parata militare è il modo in cui viene celebrata questa ricorrenza e quindi...cosa facciamo...aboliamo quella festa che dovrebbe unire tutti gli italiani?I detrattori di quest'avvenimento non hanno pensato all'importanza di mantenere viva una ricorrenza del genere in un momento come questo di forte disaffezione per la politica, per la democrazia, le istituzioni repubblicane.Non abbiamo una festa che ci unisca: il 25 Aprile non lo è. E' la festa di alcuni contro altri.Il 2 Giugno lo è. Siamo noi. Al di là dei particolarismi regionali, religiosi, etici, ideologici.Dunque come conciliare, a questo si sarebbe dovuto pensare, le esigenze di presevare la celebrazione di una data cosi importante con la situazione drammatica attualmente presente nelle zone colpite dal sisma?La mia idea sarebbe stata quella di far fare delle gite alle scolaresche a Montecitorio o nei monumenti sparsi per l'Italia e legati alla nostra Nazione...chessò...dove sbarcò Garibaldi in Sicilia, l'altare della Patria...posti del genere. Ci avrei abbinato un bel discorso del Presidente a reti unite con collegamenti dalle varie zone terremotate in cui avrei mandato l'esercito ed il ministro della Difesa e degli Interni.Sarebbe stato un modo sia di celebrare la festa della Repubblica, sia di fare qualcosa di utile per il popolo in generale e per quelle sfortunate terre nello specifico.Insomma...si sarebbe salvato capre e cavoli.Ma come al solito, ci vuole buon senso.E quello è una merce rara tra chi apre bocca,tanto nella classe politica quanto nella comune popolazione. Voi che ne pensate? Cos'avreste fatto? Marquis