Festa di fine anno

 
Nell’ultimo post dicevo “viva le vacanze”, ma per chi non ha ancora finito, si presentano giorni importanti.
 
Nei nidi si stanno organizzando le feste di fine anno, in alcuni sono già state fatte, ma io oggi penso ai ritardatari che la stanno preparando per questi ultimi giorni di scuola, magari sperando anche di avere un pomeriggio o una serata più fresca di quelle che stiamo vivendo in questi giorni. Le scuole materne stanno preparando le feste per i “remigini” che andranno alle elementari, le feste per chi l’anno prossimo sarà ancora qui e così anche al nido. Chi ha la fortuna di andare in vacanza a giugno si perde la possibilità di vedere le feste. Di solito si fanno entro o poco dopo la metà di giugno.
 
Nei nidi le feste variano a seconda dei gruppi dei bambini. Per i piccoli di solito è una bella merenda insieme ai genitori, e poi si gioca insieme con qualche divertente attività. Per i grandi si può pensare di fare una festa al pomeriggio come per i piccoli, ma senza attività, lasciando liberi bambini e genitori chiacchierare e di giocare serenamente senza attività. Oppure si può pensare di organizzare la cena a buffet da fare al nido. I bambini sono orgogliosi di partecipare alla cena di fine anno.
 
Non è facile pensare alle feste. Per i bambini che rimangono al nido è un pomeriggio passato insieme alla mamma e al papà a giocare. Per le educatrici è un modo diverso di vedere i bambini del proprio gruppo ed è un modo per approfondire ulteriormente la conoscenza con i genitori. E’ vero che alla fine dell’anno ormai ci si dovrebbe conoscere, ma non è sempre così. Capita spesso che durante l’anno i genitori siano sempre di corsa al mattino o al pomeriggio e quindi oltre alle domande “classiche” non ci si possa conoscere di più. Capita anche che durante i colloqui, che durante l’anno sono almeno tre, più le riunioni, i genitori non siano del tutto rilassati e così la conoscenza rimane sempre superficiale. La festa di fine anno segna un po’ la svolta del rapporto tra genitori ed educatrice. Durante l’anno il rapporto è sempre stato molto professionale ed educato, la fiducia (se c’è) è stata creata dal primo giorno, ma non si è mai andato oltre. Vedendosi così al pomeriggio tutti insieme davanti ad una fetta di torta e con un bel bicchiere di succo, le cose cambiano. Giocando poi tutti insieme, di solito le educatrici scelgono attività coinvolgenti, quindi un bel laboratorio di riso soffiato o di pittura è l’ideale, si passa a “chiacchierare”, il rapporto educatrice/genitore diventa più profondo e si impara davvero a conoscersi.
 
Per la festa dei grandi ho detto in un altro post che l’emozione è grandissima, sia da parte dei genitori che dei bambini per non parlare delle educatrici! Quante lacrime ho versato alla cena di fine anno quando era il momento di consegnare le cartellette con i lavori svolti e con la lettera che scrivevo ad ogni singolo bambino…
 
Anche i bambini provavano una forte emozione, si vedeva mentre erano chiamati a ritirare la cartelletta. Alcuni, che dimostravano spavalderia, che erano “tosti”, quando sentivano il loro nome arrivavano piano piano tutti rossi in viso, prendevano la cartelletta e scappavano tra le braccia della mamma. Altri invece, che già dimostravano un animo sensibile, arrivavano con le lacrime agli occhi e diventava un’emozione ancora più intensa consegnare la cartelletta.
 
Per i genitori non ne parliamo…. Vi lascio chiedendovi di scrivermi le vostre emozioni.