Arturo Vidal, uno degli artefici dello scudetto bianconero (Foto Валерий Дудуш, licenza creative commons).
Nel giorno della premiazione della Juventus per il suo 29esimo scudetto, in un clima di festa e allegria sin dal prepartita, allo Juventus Stadium il Cagliari è riuscito a mettere il bastone fra le ruote ai bianconeri e a prendersi una parte della scena, bloccandoli sull’1 a 1.
La penultima giornata della serie A si è aperta con questa partita, tra due squadre con poche motivazioni: la Juve, vinto il titolo, puntava solo più a battere il record di punti – 91 – di Capello ma il risultato di oggi rimanda ulteriori festeggiamenti; il Cagliari, con la salvezza, obiettivo stagionale, già raggiunta, non aveva ulteriori pressioni ed è arrivato a Torino per giocarsi l’incontro a viso aperto.
Questa è la formazione della Vecchia Signora: Storari tra i pali; difesa titolare con Chiellini-Barzagli-Bonucci; centrocampo a cinque con Giaccherini e Isla sulle fasce e, al centro, Marchisio-Marrone-Vidal; in attacco, Matri fa coppia con Giovinco.
Il Cagliari risponde con: Agazzi in porta; retroguardia composta da Murru, Astori, Rossettini e Perico; in mezzo al campo, troviamo Conti, Ekdal, Nainggolan; a supporto delle due punte, Ibarbo e Pinilla, gioca Cossu.
Passiamo all’analisi dell’incontro:
Juventus 1 – 1 Cagliari (62′ Vucinic – 12′ Ibarbo)
L’avvio di gara è a marce basse con il Cagliari che è ben schierato, aggressivo e concede pochi spazi alla Juve. La prima occasione del match è bianconera: Vidal ci prova dalla distanza con un tiro a giro ma Agazzi è reattivo e respinge coi pugni. Un minuto dopo, al 12′, arriva il gol che non ti aspetti: Ibarbo recupera palla dalla sua area e parte in contropiede, allargandosi sulla destra; Marchisio e Barzagli cercano di contenerlo ma il suo scatto, superata la metà campo, li coglie di sorpresa. Così, il colombiano sguscia tra i due marcatori, presentandosi davanti a Storari, che viene battuto per l’1 a 0 sardo. Tra tante conclusioni in porta degli uomini di Conte, quella che li porta più vicini al pari è di Giovinco: al 34′, su punizione, la Formica Atomica colpisce in pieno la traversa. Nella stessa circostanza, la sfera resta in campo e va al tiro Vidal che, ostacolato da Chiellini, manda alla stelle il pallone. Juve sfortunata ma anche molto sotto tono e stordita dal gol preso.
Nella ripresa, i campioni d’Italia rientrano in campo con l’obiettivo di cambiare la storia della partita e iniziano a spingere per la rete del pari. Il primo pericolo per Agazzi arriva al 55′ da Giaccherini; il 24 di Conte, dopo aver ubriacato con una serie di finte Dessena, va al tiro, angolato, ma Agazzi risponde con una grande parata e concede solo il corner. Pochi minuti dopo, Matri si fa ipnotizzare dal portiere rossoblu ma il gol bianconero è nell’aria e arriva al 62′: Marchisio va sul fondo e crossa sul secondo palo, dove arriva Vidal che fa da torre per il tocco vincente a porta sguarnita di Vucinic, entrato per Giovinco. A questo punto, gli uomini di Conte ci credono e attaccano per portare a casa i tre punti. Al 68′, su traversone di Isla, Marchisio sbaglia lo stop che rischia di beffare Agazzi ma la palla esce. C’è solo la Juve mentre il Cagliari risponde in contropiede, affidandosi alla velocità di Ibarbo. L’ultima vera emozione la regala Isla al 78′: dal limite dell’area, l’ex Udinese conclude verso la porta ma la palla sfiora l’incrocio dei pali.
Il Cagliari è riuscito a fermare la Juve grazie alla rete di Ibarbo, che ha obbligato la capolista a rincorrere per buona parte della gara e a fare i conti con un squadra ben organizzata e chiusa.
Non è stata una Juve spettacolare quella vista in questa bella giornata primaverile, quanto una squadra che ha badato all’essenziale, senza strafare, senza brillare come in altre circostanze ma non arrendevole. Infatti, i bianconeri hanno spinto sino alla fine per prendersi i tre punti, col rischio di scoprirsi troppo e dare spazio ai contropiedi avversari. Poi, nei minuti restanti, visto che, a parte la rete del pari, la porta protetta da Agazzi sembrava stregata, l’idea del pareggio non è stata vista come un risultato così tanto inaccettabile.
Al termine della sfida, ha avuto luogo la passerella dei giocatori e dello staff juventino cui è seguita la premiazione per lo scudetto, con il capitano Gianluigi Buffon che ha alzato il trofeo.
Per la Juventus, buona prova di Vidal, che combatte come al solito in mezzo al campo e grande impatto di Vucinic sull’incontro.
Tra i sardi, brillano Ibarbo e Nainggolan.
La prossima settimana, le due formazioni saranno impegnate nell’ultima di serie A rispettivamente con la Sampdoria – la Juve – e con la Lazio – il Cagliari.
articolo di Alessandro Liturri.