MORTI EFERITI SUL LAVOROE LA FESTA REGIONALE DEL PD A VARESE
Dall’8 al 18 luglio si svolge a Varese la Festa Democratica Lombarda ,ricca didibattiti con personalità del Pd e di altri partiti,
Sono incontri che ,giustamente , devono servire a riflettere su come affrontare il futurodopo gli ultimi,favorevoli ,eventi elettorali .
Ancora una volta però non trova spazio il drammatico presente .
Ancora una volta non trova spazio la secolare questione delle morti bianche .
Si parla di tante cose , ma non si discute di come affrontare seriamente la lotta per ridurrele migliaia dilutti che comporta ancora oggi la condizione in cui è costretta a lavorare tanta gente .
Proprio la Lombardia è la regione che paga ogni anno un tributo elevatissimo in morti e feriti sul lavoro .
Nella nostra provincia pochi giorni fa la morte di un lavoratore a Tradate ha gettato nella più cupa disperazione una famiglia , parenti, amici ,colleghi .
Una altro lavoratore è rimasto gravemente ferito cadendo da una impalcatura a Lavena Ponte Tresa .
Fino a poco tempo fa ,in occasione di ogni morte sul lavoro ,alcuni partiti / sindacati emettevano ritmicamente le solite frasi ormai di circostanza : “tolleranza zero “….” Cultura della sicurezza “…” diffusione di una nuova coscienza“ …
Oggi anche queste enunciazioni fanno fatica a farsi largo in mezzo a tanti altri pronunciamenti più o meno attinenti alla realtà quotidiana .
La scarsa attenzione per i temi riguardanti la sicurezza sul lavoro lascia spazio ai proclami del ministro Sacconi ,volti non al rafforzamento ,ma allo smantellamento delbistrattato sistema di sorveglianza : infatti Sacconi insiste neltentativo di sottrarre alle ASLle competenze per farle ritornare centralizzate sotto l’egida dell’ex ministero del lavoro .
La scarsa attenzione lascia soli magistrati coraggiosi , operatori motivati e competenti .
La scarsa attenzione consente ad un assessore della regione lombardia( Simona Rizzi ) di minacciare interventi “dall’alto “ contro operatori che fanno il loro doverenel controllareuna azienda di un suo amico .
I magistrati, gli operatori, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, coloro che si occupano di tutela della salute nei luoghi di lavoro devono percepire che anche in questo settore il vento deve cambiare davvero,e non solo perché lo dice opportunisticamente il Sartori ( INAIL ) di turno .
Altrimenti i Sacconi, i Rizzi, i Sartori avranno buon gioco nel trattare la vita dei lavoratori come una merce qualsiasi .
La mia unaamara constatazione ,nulla più .
MORTI EFERITI SUL LAVOROE LA FESTA REGIONALE DEL PD A VARESE
Dall’8 al 18 luglio si svolge a Varese la Festa Democratica Lombarda ,ricca didibattiti con personalità del Pd e di altri partiti,
Sono incontri che ,giustamente , devono servire a riflettere su come affrontare il futurodopo gli ultimi,favorevoli ,eventi elettorali .
Ancora una volta però non trova spazio il drammatico presente .
Ancora una volta non trova spazio la secolare questione delle morti bianche .
Si parla di tante cose , ma non si discute di come affrontare seriamente la lotta per ridurrele migliaia dilutti che comporta ancora oggi la condizione in cui è costretta a lavorare tanta gente .
Proprio la Lombardia è la regione che paga ogni anno un tributo elevatissimo in morti e feriti sul lavoro .
Nella nostra provincia pochi giorni fa la morte di un lavoratore a Tradate ha gettato nella più cupa disperazione una famiglia , parenti, amici ,colleghi .
Una altro lavoratore è rimasto gravemente ferito cadendo da una impalcatura a Lavena Ponte Tresa .
Fino a poco tempo fa ,in occasione di ogni morte sul lavoro ,alcuni partiti / sindacati emettevano ritmicamente le solite frasi ormai di circostanza : “tolleranza zero “….” Cultura della sicurezza “…” diffusione di una nuova coscienza“ …
Oggi anche queste enunciazioni fanno fatica a farsi largo in mezzo a tanti altri pronunciamenti più o meno attinenti alla realtà quotidiana .
La scarsa attenzione per i temi riguardanti la sicurezza sul lavoro lascia spazio ai proclami del ministro Sacconi ,volti non al rafforzamento ,ma allo smantellamento delbistrattato sistema di sorveglianza : infatti Sacconi insiste neltentativo di sottrarre alle ASLle competenze per farle ritornare centralizzate sotto l’egida dell’ex ministero del lavoro .
La scarsa attenzione lascia soli magistrati coraggiosi , operatori motivati e competenti .
La scarsa attenzione consente ad un assessore della regione lombardia( Simona Rizzi ) di minacciare interventi “dall’alto “ contro operatori che fanno il loro doverenel controllareuna azienda di un suo amico .
I magistrati, gli operatori, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, coloro che si occupano di tutela della salute nei luoghi di lavoro devono percepire che anche in questo settore il vento deve cambiare davvero,e non solo perché lo dice opportunisticamente il Sartori ( INAIL ) di turno .
Altrimenti i Sacconi, i Rizzi, i Sartori avranno buon gioco nel trattare la vita dei lavoratori come una merce qualsiasi .
La mia unaamara constatazione ,nulla più .