Festeggerò solo quando sarà 8 marzo tutto l’anno!

Creato il 08 marzo 2012 da Chit @chit67

Questo blog ed il suo gestore sono da sempre stati contrari alle ‘giornate per’.

Contrario non tanto per la nobile intenzione di portare almeno per un giorno all’attenzione dell’opinione pubblica un certo tema, ma contrario al fatto che quest’attenzione (appunto) duri spesso un solo giorno. Come sostenni  tempo fa sostenni a proposito della “festa” del I° maggio, con la differenza che, in questo caso, non c’è neanche un concerto che addolcisca la pillola di un’amara realtà!

Non a caso ieri su Twitter mi sono permesso di twittare questo pensiero:

La giornata per mi può star bene per certi argomenti di cui si parla già abbastanza (es. anniversari o ricorrenze) ma no, non mi sta bene quando si parla di diritti e pari opportunità.

Eh no, scusatemi, ma quando questi temi si toccano o si ha le palle di affrontarli, sostenerli e portarli avanti per 365 giorni o (scusate il sarkosismo)… mi puzzano molto nel migliore dei casi di retorica e nel peggiori perfino di paraculismo.  Un po’ come andare in chiesa la domenica e bestemmiare tutto il resto della settimana: può alleggerire forse la coscienza ma non assegna il patentino di buon cristiano e, cosa più importante, sicuramente non cambia la realtà delle cose.

E poi scusate, di cosa ci sarebbe mai da parlare, discutere o riflettere?

O meglio: cos’altro ci sarebbe ancora da approfondire?

Penso e credo il discorso della condizione femminile sia già estremamente chiaro, cristallino direi e ci sia solo da rimboccarsi le maniche e prendere atto che certe “conquiste” del passato non sono più così sicure.  Si conoscono ormai le cose che non vanno, quelle che devono essere cambiate, quelle che devono essere sradicate dalla mentalità, da ambienti e modus vivendi maschilisti, tradizionalisti e fondamentalmente ignoranti. E mi chiedo perché tutto questo non si faccia, visto che qualcosa sarebbe possibile almeno tentare perché… perchè gli strumenti ci sono (vedi rete e social network). Occorrerebbe prendersi l’impegno, continuativo e duraturo, di lottare per fare emergere e pubblicizzare certe realtà, chiedere con insistenza l’osservanza per cominciare dei diritti che ci sono e che molti dimenticano, perché siamo diventati una società molto “distratta” o facilmente “distraibile”. E non solo aspettare di girare un foglio di un calendario o aspettare la dichiarazione di questo o quel coglione di turno, fermo restando che ce n’è tanti e quindi le occasioni non mancano.

Dico questo perché come molti di voi sanno per anni mi sono battuto e continuerò a farlo per le pari opportunità, perché ci credo, perché rispetto o nel peggiore dei casi tolleranza mi sono stati tramandati dai miei genitori, fanno parte del mio dna e quindi sono mio patrimonio indefettibile.

Per questo motivo oggi in questo blog non trovate mimose, auguri o che altro ma, in linea con quello che il mio obbiettivo (tentare di far riflettere possibilmente sorridendo ndr) e sicuramente un po’ “fuori dal coro”, questa carrellata di vignette prese dalla rete nella speranza di raggiungere appunto l’obbiettivo, anche solo per pochi secondi.



Che ci volete fare, tempo fa qualcuno parlando di idee e votazioni qualcuno mi disse che ero un coglione;  credo avesse ragione, non tanto per le mie idee politiche, quanto per il fatto che a volte da inguaribile utopista m’illudo che prima o poi non sarò l’unico a pensarla in un certo modo e allora, forse, le cose cambieranno.

E se così non sarà allora mi toccherà dare ragione a “quello lì”… forse sono proprio coglione!


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