Mi chiedo come sia ancora possibile, nel 2013, che avvengano queste manifestazioni e soprattutto come sia possibile che queste manifestazioni vengano concesse, nonostante vìolino palesemente la legge fondamentale del nostro Stato: la Costituzione italiana. E' infatti espressamente vietata l'apologia del fascismo. Ma, in barba alle nostre leggi e alla nostra Costituzione, ben presto questi esponenti neofascisti e neonazisti si ritroveranno per discutere di temi quali l'omofobia e i matrimoni gay, immigrazione e ius soli.E già me li immagino, uniti nel loro odio e nella loro violenza ad aggredire chiunque non rispetti le loro idee di nazionalismo o di famiglia tradizionale.
Fortunatamente la notizia non ha lasciato indifferenti vari esponenti di partito, che invece hanno manifestato il loro sdegno. "E’ una questione che attiene la sicurezza, oltre che il rispetto dei dettami costituzionali, quella dell’evitare che forze anti-democratiche e violente ottengano spazi - fisici, politici e mediatici - e spetta alle Istituzioni tutte - a partire naturalmente dal Governo - evitare che questo accada" dice il deputato Sel Daniele Farina.
Della stessa opinione è il segretario provinciale di Rifondazione comunista Matteo Prencipe: "Troppe volte si è sottovalutata l’azione di questi gruppi, ma finalmente oggi un largo fronte democratico si sta mobilitando per impedire l’ennesimo raduno paramilitare. In altri paesi europei le formazioni neonaziste sono dichiarate illegali. Il raduno annunciato è di chiaro stampo razzista e neonazista e viola la Costituzione italiana."
Aspettiamo i successivi risvolti, anche se, data la situazione, non c'è da immaginarsi nulla di positivo.