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Festival del Cinema di Venezia. Premio Bresson ad Amos Gitai

Creato il 03 settembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Festival Cinema Venezia, Amos Gitai, Bresson, Ana-Arabia

Il regista Amos Gitai (photo credit: Ehud banai / Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0).

Ormai giunto alla quattordicesima edizione, il premio Bresson è uno dei più prestigiosi, almeno moralmente, del Festival del Cinema di Venezia. Viene infatti assegnato a coloro che, nella loro produzione cinematografica, abbiano cercato di dare un significato ai loro messaggi, tentando di dare una testimonianza della ricerca del significato della vita. Anche quest’anno è stato attribuito ad un personaggio di spicco: Amos Gitai, regista israeliano, ora in concorso a Venezia con Ana-Arabia, pellicola che segue la vicenda di una piccola comunità di reietti arabi ed ebrei.

Assegnato alla sua prima edizione del 2000 a Giuseppe Tornatore, e all’ultima del 2012 a Ken Loach, è evidente che questo premio sia ambito da un certo tipo di regista, quello di impegno politico.

Gitai ha reagito con grande gioia: “Sono molto emozionato e grato.” ha detto. ” Questo riconoscimento è un omaggio alle idee, che per quanto riguarda il mio percorso si sono costruite sul campo, attraverso la conoscenza delle persone” Perchè il premio è più un omaggio alla carriera, piuttosto che ad un solo film.
Si parla di integrazione in questo Festival, ma anche molto del rapporto arabo-israeliano, si parla di immigrazione, di violenza, di casa, di scuola e di cultura.

Con un festival così impegnato la ministra Kyenge non poteva non partecipare alla mostra, dichiarando: “il cinema va al di là di ogni appartenenza politica e ideologica, e riesce ad arrivare al cuore delle persone”.
Che il cinema riesca sempre ad arrivare primo per quanto riguarda diritti e valori è già stato dimostrato; il cinema prevede, e legge l’anima di ognuno di noi, forse ci conosce molto meglio di noi stessi.
Ed ancora una volta ha anticipato i tempi, mentre noi parliamo e discutiamo ancora di respingimenti, e centri d’accoglienza, il Cinema cresce e ci dimostra che la convivenza è possibile ed anzi, ancora meglio, esiste già.
L’attuale edizione del Festival del Cinema di Venezia terminerà il 7 settembre.

Articolo di Silvia Cannarsa


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