Nuri Bilge Ceylan, il vincitore della Palma d’Oro con “Winter Sleep”
E’ stato un Festival di Cannes molto intenso, con grandi autori e un livello tecnico decisamente interessante. Andiamo a trarre alcune considerazioni finali sui principali riconoscimenti, dopo la cerimonia di sabato 24 Maggio con la consegna della Palma d’Oro al film turco “Winter Sleep”, diretto da Nuri Bilge Ceylan.
Un’opera che ha unito gran parte della critica e del pubblico, ambientata in un villaggio sperduto dell’Anatolia, nel quale vive Aydin (Haluk Bilginer), un attore ora lontano dalle scene e proprietario di un piccolo albergo, l’ “Othello”, in cui giungono turisti che visitano le curiose abitazioni in pietra locali. Ma Aydin possiede anche diverse case i cui inquilini morosi vengono espropriati dei loro beni: la sua smania di possedere si rivolge anche verso la moglie Nihal (Melisa Sozen) e la sorella Necla (Demet Arbag), e presto questa situazione apparentemente “congelata”, come il freddo inverno turco, potrebbe riservare delle conseguenze imprevedibili. A fronte della durata di 196′, il film ha convinto la Giuria per il suo interesse e la capacità di parlare dei rapporti fra le persone con grande equilibrio, anche quando le situazioni sono molto complesse da raccontare.
Quentin Tarantino, Nuri Bilge Ceylan e Uma Thurman
Ma anche l’Italia esce con grande soddisfazione da Cannes 2014. Ha presentato alcune proposte sia nella sezione Un Certain Regard (con “Incompresa” di Asia Argento) che nella Semaine de la Critique (con “Più buio di mezzanotte” di Sebastiano Riso), e ha conquistato il Gran Prix per “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher (uscito peraltro il 22 Maggio al Cinema, subito dopo la presentazione al Festival), che ha colpito i giurati e la critica per la delicatezza, la semplicità e quel tocco di fantasia nel raccontare la storia dell’adolescente Gelsomina, che ha voglia di lasciare la sua terra d’Umbria, rurale e lontana dalla città, per provare una nuova vita e scoprire il Mondo che la circonda. L’arrivo di una troupe televisiva e di un ragazzo difficile sarà l’occasione forse giusta, anche se il padre di Gelsomina non vuole “perdere” la sua piccola. Nel post dedicato alle uscite settimanali, qui, troverete la scheda e il trailer del film.
Alice Rohrwacher e Sophia Loren
Il Premio della Giuria è andato a Xavier Dolan, giovane regista canadese, che al suo quinto film ha raggiunto già un livello tecnico molto importante, raccontando in “Mommy”, con grande capacità, la storia di Diane, una madre single, eccentrica e non del tutto abile a gestire la propria esistenza e ancora meno quella del figlio, che è affetto da seri disturbi mentali e finisce purtroppo spesso in istituti di recupero. Ma quando arriva Kyle, la nuova vicina, balbuziente e molto calma, i tre sembrano trovare un punto d’incontro. Ex-aequo con il film di Dolan il Premio della Giuria è andato a “Adieu au langage” di Jean-Luc Godard, che intreccia vari elementi, elencati in immagini, nel racconto di una coppia che non riesce a comunicare.
Xavier Dolan
Andiamo dunque a riepilogare tutti i Premi decretati dalla Giuria del 67° Festival di Cannes, che ha avuto come Presidente la regista Jane Campion.
Film in Concorso
Palma d’Oro
“Winter Sleep”, regia di Nuri Bilge Ceylan
Grand Prix
“Le Meraviglie” (The Wonders), regia di Alice Rohrwacher
Premio per il Miglior Regista
Bennett Miller per “Foxcatcher”
Premio per la Miglior Sceneggiatura
Andrey Zvyagintsev, Oleg Negin per “Leviathan”
Premio per la Miglior Attrice
Julianne Moore in “Maps To The Stars”, regia di David Cronenberg
Premio per il Miglior Attore
Timothy Spall in “Mr.Turner” , regia di Mike Leigh
Premio della Giuria
“Mommy”, regia di Xavier Dolan
“Adieu Au Langage” (Goodbye To Language), regia di Jean Luc Godard
Bennett Miller
Cortometraggi
Palma d’Oro al Miglior Cortometraggio
“Leidi”, regia di Simón Mesa Soto
Premio Speciale
“Aïssa”, regia di Clément Trehin-Lalanne
“Ja Vi Elsker” (Yes We Love), regia di Hallvar Witzø
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E adesso, i Premi della Giuria della Sezione Un Certain Regard, Presidente Pablo Trapero
Premio Un Certain Regard
“Fehér Isten” di Kornél Mundruczó
Premio della Giuria
“Turist” di Ruben Östlund
Premio Speciale Un Certain Regard
“The Salt Of The Earth” di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado
“Prix d’ensemble”
“Party Girl” di Marie Amachoukeli, Claire Burger e Samuel Theis
Premio per il Miglior Attore
David Gulpilil per “Charlie’s Country” di Rolf de Heer
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Caméra d’Or di Cannes 2014
“Party Girl”, realizzato da Marie Amachoukeli, Claire Burger e Samuel Theis, presentato nella sezione Un Certain Regard
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Cinéfondation
“Premier Prix”
“Skunk”, realizzato da Annie Silverstein per l’Università del Texas, Austin, Stati Uniti
“Deuxième Prix”
“Oh Lucy!”, realizzato da Atsuko Hirayanagi, per NYU Tisch School of the Arts Asia, Singapore
“Troisième Prix”
“Lievito Madre” realizzato da Fulvio Risuleo per il Centro Sperimentale di Cinematografia, Italia
“The Bigger Picture”, realizzato da Daisy Jacobs per la National Film and Televison School, Royaume-Uni
Prix Vulcain de L’Artiste-Technicien
Dick Pope, direttore della fotografia per “Mr.Turner” diretto da Mike Leigh
Fonte Festival De Cannes-Site Officiel
Giuseppe Causarano