Ogni anno, il Festival Gnaoua di Essaouira onora l’eredità musicale di una comunità le cui radici si spingono sino alle credenze ancestrali più profonde. Storia, riti mistici e strumenti musicali: piccolo giro d’orizzonte sull’essenziale della musica Gnaoua. Tutto inizia da una storia tra il Marocco e l’Africa nera. Il sultano Ahmed El Mansour, di ritorno da una spedizione nel reame Songhai (sud del Senegal, Tchad, Mali) rientrò nel paese alla fine del XVI° secolo con le sue carovane cariche di ori e migliaia di schiavi, che si installarono in seguito, la più parte, nella regione di Mogador. Le tradizioni di questi primi Gnaoua sono state ibridate poi con le influenze locali arabo-musulmane e berbere, che ritroviamo oggi nella loro musica, di base africana. Musicanti terapeuti, organizzati in confrerie, gli Gnaoua guaritori dei mali del corpo e dello spirito, nel corso di cerimonie notturne, o Lila, si librano in danze di possessione al ritmo della musica e dei canti. All’incrocio tra il culto pre-islamico dei “djinns” (spiriti) e le credenze animiste, questi rituali esoterici sono coordinati da una Mqadma, veggente capace di designare le cure utili alla guarigione. La confreria di Essaouira è la più attiva del paese ed è la sola a disporre di una Zaouia, centro religioso e santuario di preghiere: la zaouia di Sidna Bilal. Annunciato dai tamburi (ganga), il Maâlem è il capo cerimoniere, il predicatore, colui che evoca gli spiriti e canta giocando con i guembri. Questo strumento centrale, basso tradizionale a tre corde, è costruito in legno di fico e pelle di cammello. Gli altri musicisti, cantanti e ballerini, fanno suonare nelle loro mani i crotali, o “qraqeb”, doppi cimbali che assomigliano a delle grandi nacchere, il cui ritmo lancinante, ripetitivo e metallico si accompagna al gesto della rotazione della testa, creando nelle loro menti uno stato di trance. Che si sia sensibili o no a questa dimensione mistica, la musica tradizionale gnaoua reinvia alle origine ritmiche del blues, del rock e del soul. Alla ricerca di nuove “percezioni” alla fine degli anni ’60, artisti come Hendrix o i Led Zeppelin si sono infatuati dello charme gnaoua che venne integrato in diverse loro composizioni. Queste prime fusion furono in qualche modo annunciatrici dei più spettacolari incontri musicali che si assistono dal 1998 sulle scene del Festival di Essaouira. Per la sua edizione 2011, il Festival celebrerà le sue origine con un ritorno alla sorgente ispiratrice e all’Africa nera, un messaggio antico e mistico della prima ora, dedicandolo a tutti quegli schiavi del Senegal, del Mali, della Guinea: i “Guinée-aoua”, come si dice in arabo. Dal 23 al 26 giugno prossimo, Essaouira si trasformerà in una piccola Woodstock e prenderà il via il 14° Festival Gnaoua Musiche dal Mondo. In programma quest’anno, jazz, maître vaudou e breakdance. Jazz con i Racines Haiti o ancora Tigran Hamasyan, 23 anni, virtuoso del piano, che improvviserà una fusion con il Maâlem Mustapha Bakbou. Poi l’Africa, certamente, con una fusion tra il Maâlem Kbiber di Marrakech e Baba Sissoko, il più grande artista della musica maliense, con la sua troupe Mali Tamani Revolution. Artisti di jazz americani (Reginald Washington, Ari Hoening), il sassofonista della Guadalupa Jaques Schwarz-Bart (alias Brother Jaques), Erol Josué, cantante e maître vaudou, e molti altri ancora, riuniti nello stesso gruppo dalle sonorità incomparabile. Da non perdere K’Naan, rapper di 33 anni, e il maliense Salif Keita; o ancora Between Worlds, duo irano-afgano che mixerà i suoi strumenti con la voce del maâlel Hamid El Kasri. E’ difficile citare tutti gli artisti che si produrrano in questi quattro giorni con un programma cosi’ vasto e variegato. Vi rimando al programma ufficiale, ricordandovi che sono in vendita il pass 4 giorni a 500 dh (48 euro circa) e il giornaliero a 200 Dh (18 euro circa). Le scene previste per questa edizioni sono: Piazza Moulay Hassan, Scena Méditel (spiaggia) con concerti gratuiti – Bastioni di Bab Marrakech e Dar Souri con concerti intimisti a pagamento – Zaouia Sidna Bilal dove si svolgeranno le Lila, a pagamento.