Guardando al di fuori dei nostri confini emerge ad una prima lettura la presenza importante del cinema asiatico, con i nuovi di Shinji Aoyama, Kiyoshi Kurosawa Hong Sang-soo e poi quello del cinema di lingua inglese solitamente omaggiato nelle proiezioni in Piazza Grande (si inizia con 2Guns con Washington e Whalberg) che anche quest'anno non smentiscono una spettacolarità variegata e non per forza mainstream: da "Wrong Cops" di Quentin Dupieux con Marilyn Manson a "Es Grandes Ondes" di Lionel Baier con Valerie Donzelli (anche regista di "Que D'amour") protagonista, ed ancora il nuovo di Richar Curtis con Rachel Mc Adams appena vista in "To The Wonder", e due vecchi come Herzog e Cuckor omaggiati nelle proiezioni di "Fitzcarraldo" e "Ricche Famose".
Ancora in concorso il nuovo film di Corneliu Porumboiu, nome di punta del cinema rumeno, Educasao Sentimental di Júlio Bressane, "Une Autre Vie" di Emmanuel Mouret, commediante sopraffino e regista di Jasmine Trinca, ancora una volta prestata al cinema francese, e poi sezioni collaterali piene di nomi inediti e tutti da scoprire, senza dimenticare di nuovo Herzog che dona al festival la seconda parte dei documentari "Death Row", e che viene giustamente premiato con il Pardo alla carriera.
Ci sarebbe poi l'occasione di rivedere i migliori film di Castellitto, anche lui premiato con un riconoscimento che tiene conto delle totalità della sua produzione, attoriale e registica, di Di Costanzo e Frammartino presenti a Locarno con i loro giovani capolavori. Noi alcuni di questi film li vedremo insieme alla possibiltà di ascoltare i commenti a caldo di chi è riuscito a portarli qui. Speriamo di darvene conto, anche solo con piccoli frammenti, giusto per ricordarvi che il cinema anche ad Agosto è vivo e vegeto e lotta insieme a noi.