Anche quest’anno, dal 24 al 28 aprile, si svolgerà a Perugia il Festival Internazionale del Giornalismo. Fondato nel 2006 da Arianna Ciccone e Christopher Potter, il Festival ha avuto sin dall’inizio come obiettivo precipuo quello di parlare dello stato dell’informazione e di quello del giornalismo, all’epoca e nelle modalità del tanto vituperato e osannato web 2.0.
L’edizione 2013 presenta, come da tradizione, un programma piuttosto articolato e suddiviso in numerose sezioni che spaziano dalle presentazioni ai workshop, dal data journalism al teatro. Un quadro vario, dunque, per un universo sempre più multiforme e sfaccettato.
Tante le location e tantissimi gli ospiti: da Lirio Abbate a Ezio Mauro, da Jane Martinson a Paolo Attivissimo a Gianluigi Nuzzi, il numero di esperti e testate coinvolti è più che importante.
Al Festival sono inoltre collegati tre concorsi: Raccontami l’Umbria, Una storia ancora da raccontare, dedicato a Walter Tobagi, giornalista e scrittore assassinato nel 1980, e il Premio Nazionale Comunicazione, Nuovi Media e Informazione per la Salute, nato con l’intento di favorire i processi di informazione e comunicazione nel campo della salute.
Il Festival Internazionale del Giornalismo è un’iniziativa preziosa, un punto di riferimento ormai acquisito per la definizione dello stato dell’arte di un settore in grande trasformazione, nel quale, giorno dopo giorno, il rapporto tra chi “crea” la notizia e chi ne fruisce subisce modifiche anche sostanziali, e la distanza tra i due soggetti si assottiglia.
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