Ancora un primo piatto. Poi, prometto, torno ai miei amati dolci.
E’ che la pasta al pomodoro, che questo mese è la protagonista di MTChallenge, è proprio parte di me.
Il mio comfort food per eccellenza.
Dovessi anche avere il frigo vuoto o ospiti a cena all’ultimo minuto o un qualsiasi tipo di imprevisto, una pasta al pomodoro riuscirei comunque sempre a tirarla fuori.
Magari fatta con le conserve di pomodori pelati che tutti gli anni, a fine estate, mia mamma e le mie zie preparano con un rito tutto meridionale che ancora resiste al passare del tempo.
E l’immancabile velo di cacioricotta che da un carattere particolare, rispetto al tradizionale parmigiano, seppur buonissimo.
Provate voi a immaginare il mio sgomento quando, dopo la diagnosi di celiachia, ho iniziato a comprare a raffica tutte le marche di pasta senza glutine, alla ricerca di quella con una resa decente!
Quanta pasta sfatta e sbriciolata finita nella spazzatura.. immangiabile.
Poi, per fortuna, l’ho trovata.
Chiaro che non è la stessa cosa, ma almeno regge la cottura e non ha un retrogusto sgradevole.
E con una bella dose di condimento, quasi non ci faccio più caso.
Il pomodoro col sapore di mare, poi, è l’idillio.
E infatti eccolo.
Sabato scorso, ho trovato al banco pescheria le chele di granchio.
I granchi interi non c’erano… ho chiesto.
E nemmeno le granseole, quelle piccine che adoro per il sapore che sono in grado di conferire al sugo.
Lì, al banco pescheria, hanno detto che non li avevano presi perchè temevano una difficile convivenza con l’astice, padrone dell’acquario.
No comment!
Mi sono accontentata delle chele.
Fettuccine con chele di granchio
1 Kg di chele di granchio
300 g di pomodori pelati (in alternativa, pomodori freschi, sbollentati per pochi secondi e pelati)
aglio, prezzemolto, peperoncino, sale
mezzo bicchiere di Brandy
olio extra vergine di oliva
300 g fettuccine
Pulire il pesce e pelare i pomodori, se non sono già pelati.
Mettere a bollire abbondante acqua per la pasta.
In una padella capiente, scaldare l’olio, l’aglio, il prezzemolo tritato finemente e una puntina di peperoncino.
Versare le chele di granchio e farle rosolare. Pian piano cambieranno colore.
Sfumare con il Brandy, lasciandolo evaporare, e aggiungere i pomodori pelati.
Cuocere per circa 15 minuti, poi tirar via le chele e, dopo averle aperte con l’aiuto dell’apposito attrezzo (o di uno schiaccianoci), recuperare la polpa all’interno e rimetterla nel sugo di pomodoro, continuando per altri 5 – 10 minuti.
Lasciarne qualcuna chiusa che servirà per la presentazione del piatto.
Portare a cottura la pasta, scolarla e versarla in padella col sugo.
Servire con abbondante sugo e una chela di granchio come decorazione.
La mia ultima proposta per MTC n°48
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