Magazine Cultura

Feynman di Ottaviani e Myrick: la fisica come non l’avete mai vista

Creato il 27 novembre 2013 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Raccontare la vita di un uomo è sempre un compito arduo e difficile. Per cui bisogna necessariamente fare delle scelte, puntando spesso sui successi e lasciando da parte gli insuccessi, soprattutto quando il personaggio di cui si parla è un fisico che si è interessato dei campi più disparati all’interno della sua specializzazione.  Feynman di Ottaviani e Myrick: la fisica come non lavete mai vista Leland Myrick Jim Ottaviani In Evidenza Bao Publishing
È più o meno con questa idea che Lawrence Krauss ha affrontato la vita di Richard Feynman ne L’uomo dei quanti e più o meno lo stesso spirito sembra animare il Feynman di Jim Ottaviani e Leland Myrick.

Dopo i primi esperimenti con gli Introducing, più saggi illustrati che non racconti a fumetti sulla scienza, uno dei fumetti più efficaci dedicati alla scienza porta proprio la firma di Ottaviani che, sulle pagine di Un pensiero abbagliante, con l’apporto ai disegni di Leland Purvis, raccontò la vita di Niels Bohr, il maestro della Scuola di Copenhagen, la cui interpretazione della meccanica quantistica ha predominato durante i primi passi di questo nuovo approccio della fisica alla natura.
Ottaviani, quindi, conosce molto bene i rischi nel racconto scientifico a fumetti: in particolare quello di cadere nella didattica e far sprofondare il lettore nella noia è sempre dietro l’angolo; grazie, però, a una narrazione a episodi (che ne costituisce anche un limite, come vedremo di seguito), accompagnata da disegni sintetici, il volume raggiunge lo scopo divulgativo senza tradire l’aspetto dell’intrattenimento.

Gran parte del merito va anche al soggetto del fumetto: Feynman, premio Nobel per la Fisica nel 1965, fu un personaggio eccentrico, dotato di uno spiccato senso dell’umorismo e insofferente alle convenzioni sociali. Grazie a queste sue caratteristiche si ritrovò spesso in situazioni imbarazzanti e dalle conseguenze inaspettate. Appassionato suonatore di bongo e disegnatore dilettante di nudi femminili, raccolse le sue avventure in due volumi, Sta scherzando, Mr. Feynman! e Che t’importa di ciò che dice la gente?, che diede alle stampe per non sembrare eccessivamente serio: e proprio dai suoi racconti autobiografici è tratta la maggior parte degli episodi che compongono il fumetto.
Ci si trova  ad osservare i primi passi di un Feynman bambino nel campo delle curiosità scientifiche, le cerimonie formali per la consegna del Nobel e le feste al Cern di Ginevra, fino alla diagnosi di cancro e all’ultima collaborazione con la Nasa. Gli episodi, dalla lunghezza molto variabile, si susseguono in ordine cronologico o per legami logici, senza una regola precisa; il che, insieme al fatto che il passaggio dall’uno all’altro sia indicato solo da una piccola didascalia senza interruzioni di pagina o vignette, può causare qualche attimo di spaesamento.

Feynman di Ottaviani e Myrick: la fisica come non lavete mai vista Leland Myrick Jim Ottaviani In Evidenza Bao Publishing

Punto di forza del fumetto è, invece, la capacità di Leyland di rappresentare le idee di Feynman: ora come immagini che sembrano uscire dalla testa del fisico, ora grazie ai diagrammi che hanno rivoluzionato il modo di eseguire i calcoli nell’elettrodinamica quantistica (la QED). È infatti proprio per il suo contributo a tale teoria che vinse il Nobel per la Fisica nel 1965 insieme con Julian Schwinger e Sin-Itiro Tomonaga, che riprodussero indipendentemente gli stessi risultati di Feynman. L’approccio di quest’ultimo, però, è più efficace perché rappresenta graficamente l’interazione tra le particelle (rappresentate come linee o onde, in base al loro essere elettroni o protoni da un lato o fotoni dall’altro) senza perdere di generalità (1) e recuperando, in un certo senso, lo spirito delle dimostrazioni grafiche degli antichi greci.

Feynman di Ottaviani e Myrick: la fisica come non lavete mai vista Leland Myrick Jim Ottaviani In Evidenza Bao Publishing
La QED è stata sicuramente il suo più importante e famoso contributo alla fisica e alla scienza: a esso Feynman ha dedicato, soprattutto a partire dal 1978, buona parte della sua attività didattica e divulgativa. Molti dei passaggi del libro di Ottaviani e Leyland dedicati a questa strana teoria della luce e della materia sono tratti dal libro QED, che raccoglie un ciclo di conferenze sulla materia, così come altri sono invece tratti dai Sei pezzi facili e dai Sei pezzi meno facili: ci stiamo riferendo al capitolo QED in NZ o a QED in CA, dedicati alle lezioni tenute dal fisico in Nuova Zelanda e California. In questi passaggi, inevitabilmente, l’uso delle didascalie si fa predominante, e la lettura reclama un supplemento di concentrazione, per quanto supportata dall’apparato grafico, per larga parte ripreso da quello ideato dallo stesso Feynman.
La sua collaborazione con il Progetto Manhattan, poi, è fedelmente riportata da Los Alamos dal basso, testo di una conferenza in cui il fisico ricorda quel periodo contenuto all’interno della raccolta di saggi Il piacere di scoprire, che ha il pregio di mostrare fedelmente la passione di Feynman per il gioco, la leggerezza e la scienza. E c’è, poi, il suo rivoluzionario discorso sulla miniaturizzazione, che si può leggere sempre su Il piacere di scoprire, fondamentale perché ha di fatto dato inizio alla ricerca nanotecnologica, grazie alla sfida che quel discorso aveva lanciato

Darò mille dollari al primo che riuscirà a scrivere il contenuto della pagina di un libro in un’area venticinquemila volte più piccola (in scala lineare) in modo che sia leggibile con un microscopio elettronico.
E ne darò altri mille a chi inventerà un motore elettrico funzionante, un motore elettrico rotante che si possa manovrare dall’esterno e che non sia più grande di un cubo di 0,4 millimetri di lato, cavi esclusi.
(Richard Feynman, da C’è molto spazio là in fondo, trad. Grazia Gilberti)

Feynman di Ottaviani e Myrick: la fisica come non lavete mai vista Leland Myrick Jim Ottaviani In Evidenza Bao Publishing Insieme con la consulenza sull’esplosione dello shuttle del 1986, il discorso lascia al lettore (o la conferma, in chi ne conosce la biografia) la sensazione della grande facilità che il fisico statunitense aveva di proporre idee semplici, ma efficaci e fondamentalmente corrette.
Ciò che alla fine si perde di Feynman, come scienziato e in parte anche come personaggio (stiamo ad esempio pensando alla sua idea di bellezza contrapposta a quella dell’artista, o alle sue posizioni riguardo pseudoscienza e religione, o ai suoi insuccessi nel campo della ricerca) è però meno di quello che Ottaviani e Leyland restituiscono: un ritratto semplice e diretto di uno dei più grandi fisici teorici del XX secolo.

Approfondimenti:
Per approfondire la figura di Richard Feynman, si consigliano le seguenti letture:
11 Maggio 1918: buon compleanno Dick! dei Rudi Mathematici
L’arte di Ofey di Lucia Marino
Feynman, o dell’imparare a insegnare di Amedeo Balbi
La natura non si imbroglia e Feynman e il bombardiere di Peppe Liberti

Abbiamo parlato di:
Feynman
Jim Ottaviani e Leland Myrick
Traduzione di Leonardo Favia
Bao Publishing, 2012
266 pagine, cartonato, colore – 19,00€
ISBN: 9788865430835

Note

  1. I primi diagrammi comparvero nel 1948 in maniera informale e poi dal 1949 negli articoli veri e propri, vedi ad esempio Space-Time Approach to Quantum Electrodynamics (pdf). Una storia completa dei diagrammi si trova su Physics and Feynman’s Diagrams di David Kaiser (pdf). [↩]

Etichette associate:

Bao PublishingJim OttavianiLeland MyrickIn Evidenza

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :