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FGI: Federazione Internazionale e RAI non trovano l'accordo, Mondiali di Ginnastica oscurati dalla TV!

Creato il 19 agosto 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
FGI: Federazione Internazionale e RAI non trovano l'accordo, Mondiali di Ginnastica oscurati dalla TV! Le splendide Farfalle della squadra Nazionale di Ginnastica Ritmica si sono aggiudicate, ieri, la medaglia di bronzo alle 10 clavette nell’ultima tappa stagionale delle World Cup Series, a San Pietroburgo, con il punteggio di 17.383. Alle loro spalle le rivali di sempre, la Russia, oro con 18.333, e la Bielorussia, seconda a quota 17.583.
Quella sulle rive del Baltico era l’ultima verifica ufficiale prima dei Campionati del Mondo, in programma a Kiev dal 28 agosto all’1 settembre, che però non saranno trasmessi in televisione. Rai Sport e la Federazione Internazionale, infatti, non hanno trovato l’accordo economico per la cessione dei diritti sportivi e così gli appassionati dei piccoli attrezzi non potranno seguire le campionesse di Emanuela Maccarani, impegnate in Ucraina, tra dieci giorni, a difendere non uno, ma tre titoli iridati consecutivi (Miè 2009, Mosca 2010 e Montpellier 2011).
L’offerta dell’emittente pubblica, va detto, è stata l’unica, troppo bassa per Losanna. Risultato: l’Italia vincente della Ritmica, quella che di questi tempi, lo scorso anno, veniva acclamata sul podio di Londra, finisce nel dimenticatoio, oscurata dai semivuoti palinsesti estivi, per la prima volta dopo vent’anni.
“Non possiamo prendercela con nessuno – commenta amareggiato il Presidente FGI Riccardo Agabio, completamente estraneo ed inerme di fronte ad una negoziazione che coinvolge la Federazione Italiana solo per i suoi effetti nefasti – Abbiamo atteso, compreso. Il mercato ha le sue regole e se la domanda non incontra l’offerta, che cosa possiamo fare? A rimetterci però sono sempre i più deboli, le atlete che portano in alto il nome del nostro Paese nel Mondo e i tanti, tantissimi appassionati e praticanti della Ginnastica, che pagano il canone esattamente quanto quelli degli altri sport. Il 24 luglio abbiamo presentato il nostro mondiale al Salone d’Onore del Coni, in diretta RAI, insieme alla Scherma e all’Atletica Leggera, i cui Campionati del Mondo, giustamente, hanno avuto una copertura da grande evento, con mezzi e inviati sul posto. Con noi non è stato possibile nemmeno comprare il segnale e trasmetterlo con un commento da Saxa Rubra. E lo abbiamo scoperto all’ultimo, quasi accidentalmente”.
Crisi, spending review, quadratura dei bilanci, va bene tutto, ma è il senso della misura e la logica che mancano. In ballo, infatti, non c’è soltanto il Mondiale di Ritmica, dove, comunque, la Pagnini e compagne – donne, atlete meravigliose, al pari di Federica Pellegrini, delle ragazze della squadra di Fioretto e di Valeria Straneo - potrebbero regalarci nuove esaltanti emozioni, bensì tutte le rassegne iridate della Ginnastica dell’intero ciclo 2013/2016, quello che porta a Rio de Janeiro. Niente TV, dunque, anche per i Campionati del Mondo di Artistica, maschile e femminile, e di Trampolino Elastico. Sezioni olimpiche, che, allo stato attuale, senza un ripensamento, rivedremo sulla RAI, tra tre anni, ai Giochi Estivi appena riacquistati da Sky.
E poco importa che il CIO, pochi mesi fa, abbia promosso la Ginnastica nel gruppo A degli sport olimpici, con Nuoto e Atletica, proprio in virtù degli indici di ascolto. Un dato che ha trovato conferma anche in Italia in occasione della tappa di Pesaro di World Cup, l’aprile scorso, quando la diretta di Rai Sport ha visto quasi raddoppiare il proprio share nella fascia oraria di riferimento. “Ho scritto una lettera al Presidente mondiale Bruno Grandi – ha aggiunto il numero uno della Ginnastica azzurra - esprimendogli il mio rammarico per la situazione, mentre non siamo riusciti a parlare con il nuovo Direttore di Rai Sport, Mauro Mazza. Al primo ho fatto presente che l’esigenza di promozione di uno sport come il nostro dovrebbe essere superiore ad una mera logica di cassa, al secondo avrei voluto chiedere se, a suo parere, il servizio pubblico sportivo è equamente distribuito, oppure, con il suo arrivo si possa sperare in una spalmatura giornalistica più razionale. Che accontenti tutti e non escluda nessuno”.
La situazione è davvero paradossale se si pensa a quanto la Ginnastica sia telegenica e agli ascolti che ha sempre registrato. Lo ha intuito MTV Italia, nel 2011, investendo nell’Artistica e ricomprando dalla RAI i diritti delle gare nazionali cedute dalla FGI. Il format di “Ginnaste-vite parallele” ha avuto e continua ad avere uno straordinario seguito, è imitato ed apprezzato dalla critica, e lo scorso giugno è arrivato a vincere il premio Best Show, proprio agli MTV Awards. I suoi protagonisti, ginnasti e ginnaste della Nazionale di Artistica, sono al centro di una docu-fiction dove si racconta la loro vita fuori e dentro della pedana. E adesso non li potremo più seguire al culmine della loro attività, all’acme del confronto agonistico, su una trave o sugli anelli, oppure su un podio mentre, magari, risuona l’inno di Mameli. “Non ha senso – conclude il prof. Agabio – Vinciamo un premio televisivo con un reality e non riusciamo ad andare in TV con una competizioni vera. Di questo passo dello sport resterà solo la sua rappresentazione. Noi lottiamo con grandi sacrifici per creare nuovi spazi di visibilità su network privati, proprio per dimostrare che la Ginnastica in TV funziona, eccome! E l’Azienda di Stato, ci volta le spalle, rinunciando completamente al diritto di cronaca dei grandi eventi ginnici, proprio mentre si riappropria dei diritti dei Giochi Olimpici di cui la Ginnastica è indiscussa protagonista. Anche la Federazione Internazionale, dal canto suo, dovrebbe riflettere: se non mostra il suo prodotto come può pretendere che in futuro qualcuno lo acquisti?

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