“Al momento dell’esplosione nei pressi del trasformatore c’erano due dipendenti Ilva, i quali hanno subito soltanto danni lievi, oltre ad un forte spavento”. Lo sottolinea il sub commissario della Fim Cisl di Taranto, Cosimo Panarelli, che parla di ”ore di tensione all’interno dello stabilimento siderurgico”, riferendosi all’incendio che divampato nell’area Tubificio Erw dell’ Ilva.
”L’olio dielettrico (circa 38 mila litri) – spiega – ha provocato uno spaventoso incendio, le cui fiamme (alte circa 40 metri) erano visibili anche a molti chilometri di distanza dallo stabilimento siderurgico”.
”Nei pressi del trasformatore andato in fiamme – aggiunge Panarelli – c’erano altre tre macchine elettriche gemelle in esercizio, che, se raggiunte dalle fiamme, avrebbero potuto provocare danni ingenti. I vigili del Fuoco, per evitare il peggio, si sono immediatamente preoccupati di mettere in sicurezza gli altri trasformatori, spruzzando attorno alle pareti liquido di raffreddamento”.
“Siamo fortemente preoccupati per l’incendio e ci auguriamo che non ci siano danni per l’ambiente in termini di emissioni inquinanti”, dichiara Legambiente. “Gli incidenti negli stabilimenti industriali di Taranto, in particolare nella raffineria Eni e negli impianti Ilva – sottolinea l’associazione ambientalista – ricordano a tutti che nella nostra città vi sono ben 9 impianti a rischio di incidente rilevante”. E “in merito al rischio incendi in particolare, ci risulta che l’Ilva non avrebbe ancora ottemperato a tutte le prescrizioni previste nel proprio certificato antincendio, mentre l’Eni ne sarebbe ancora priva”.
Dal canto suo l’Ilva da’ la propria versione dei fatti e spiega ”che l’incendio si è verificato intorno alle 15 nell’Area Tubificio Erw in una sottostazione di trasformazione elettrica e sono subito intervenuti i vigili del fuoco di stabilimento”. L’azienda sostiene che ”nessuna persona ha subito danni né vi sono state ripercussioni alla produzione”. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’incendio ”è stato innescato dalla messa in funzione di un nuovo trasformatore elettrico ed è stato limitato al solo trasformatore. “Si precisa – aggiunge l’azienda – che il trasformatore era di nuova concezione ad olio minerale senza presenza di PCB. L’intervento tempestivo degli operatori addetti all’emergenza presenti, con la successiva collaborazione dei vigili del fuoco di stabilimento, riportava la situazione alla normalità”.
La direzione dello stabilimento sottolinea che “non si registrano conseguenze al personale presente né si segnalano particolari situazioni di pericolo”. Nei prossimi giorni – conclude – “l’Ilva insieme ai sindacati e alle autorità preposte valuterà le effettive dinamiche dell’incidente e le relative cause”.