Neanche il più ottimista tifoso del Fiano poteva pensare che la squadra del cuore potesse dalla partita interna contro la corazzata Napoli riprendere a racimolare qualche punticino utile per la lotta per la salvezza. Tutti si sperava in una sconfitta dignitosa, contro una formazione che sin qui ha dimostrato di essere di un'altra categoria: ad oggi dieci vittorie ed un solo pareggio, ovviamente zero sconfitte, 36 goals fatti, appena 4 subiti.
Invece la sconfitta è stata pesante, ai limiti della mortificazione. Si d'accordo neanche oggi le locali potevano schierarsi con la miglior formazione (oltretutto perdendo il bomber Giangirolami per infortunio dopo poco più di venti minuti) ed anche oggi la buona sorte non ha dato loro una mano (rigore a sfavore e 0 ad 1 appena al 3° minuto!) ma tutto ciò non giustifica la débacle finale, maturata, a dire il vero, in modo significativo solo nella seconda frazione di gioco. Infatti in special modo nel secondo tempo sembrava di assistere ad una di quelle partitelle di allenamento che a volte si fanno contro formazioni minori laddove la "prima squadra" va in goal tutte le volte che decide di farlo, contro una formazione certamente più debole a livello tecnico, tattico e fisico ma soprattutto sulle ginocchia a livello mentale.
Dopo il calcio di rigore trasformato da Caramia già al 3° (atterramento di Pirone da parte di Sara Boldrini), le ragazze del Fiano con buon impegno hanno tenuto in piedi la partita ancora per un'altra abbondante mezz'ora. Infatti il raddoppio è giunto solo al 38° minuto (Caramia) e la terza segnatura a tempo praticamente scaduto (ancora Caramia), ma in entrambi i casi a seguito di imbarazzanti errori in fase di contenimento.
Nella ripresa la gara non ha avuto più storia. Il Napoli ha piegato le residue resistenze del Fiano Romano ed ha dilagato alla grande, a volte in modo quasi irridente, con pregevoli giocate individuali e rapide manovre ad uno / due tocchi. Ancora in goal altre due volte Caramia (capocannoniere del campionato), doppietta della Pirone (punta titolare nella nazionale maggiore di mister Ghedin) e rete anche della giovane Diodato. Il Fiano al 52° minuto sfiorava la rete della bandiera quando, su angolo battuto da Topazio, Tondelli rimetteva al centro della difesa napoletana dove si era incuneata Mancini che di testa metteva fuori a botta quasi sicura.
Un'ultima considerazione riguarda la direzione della gara che è stata a dir poco modesta, pur senza incidere sul risultato finale (non ce n'era bisogno!). L'arbitro, una bella ragazza di Foligno, elegante nell'incedere e mai scomposta, era sempre molto lontana dall'azione di gioco, ha passeggiato sul campo piuttosto che correre, assegnando quindi i falli quasi sempre per "urlo da contatto" assegnando la punizione alla contendente che per prima aveva emesso l'urlo (in genere le ben più esperte calciatrici del Napoli). Il calcio femminile ha bisogno di ben altro per crescere!
Femminile Fiano Romano – Napoli Carpisa Yamamay 0 – 8
Marcatori: 3° (rig.), 38°, 45°, 57°, 74° Caramia, 47°, 62° Pirone, 87° Diodato
Femminile Fiano Romano: Fani, Boldrini S., Ferroni, Valeriani, Tondelli, Mancini, Patacchiola, Odorico, Topazio, Boldrini G., Giangirolami (23° Benigni)
A disposizione: Roncetti, Alessandroni, Polletta, Capasso, Lunerti, Sciarra
Allenatore: Matrone
Napoli Carpisa Yamamay: Mariano, Vivirito, Taddeo, Giuliano (70° Rapuano), Di Marino, Filippozzi, Esposito (46° Canonico), Kensbock (60° De Rosa), Diodato, Caramia, Pirone
A disposizione: Radu, Schioppo, Longo, Vitale
Allenatore: Marino
Addetto Stampa Femminile Fiano Romano
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