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Fiba Americas: Canada rimandato, sorpresa Venezuela, conferma Argentina

Creato il 16 settembre 2015 da Basketcaffe @basketcaffe
Andrew Wiggins, Canada - © 2015 Twitter/TSN_Sports

Andrew Wiggins, Canada – © 2015 Twitter/TSN_Sports


Mentre da questa parte dell’oceano stanno andando in scena gli Europei con fase finale a Lille, dall’altra parte della pozza atlantica si sono svolti i Fiba Americas 2015, il campionato disputato in Messico con le nazionali di nord, sud e centro America. C’erano tutte tranne gli Stati Uniti, già qualificati alle Olimpiadi essendo campioni del mondo in carica. In palio, oltre al titolo, c’erano due pass diretti per Rio 2016: sono andati all’Argentina e, a sorpresa, al Venezuela che ha pure vinto il torneo. Delusione per il giovane e talentuoso Canada, medaglia di bronzo ma senza la certezza di partecipare ai Giochi 2016 per la sconfitta in volata in semifinale contro il già citato Venezuela.

C’era grande attesa per questo Canada che, per la prima volta con la gestione di Steve Nash come guru, assieme al ct Jay Triano, era riuscito ad assemblare una squadra con tutti i talenti dell’ultima generazione, a partire da Andrew Wiggins, che ha viaggiato a 15 punti di media ed è stato inserito nel quintetto ideale della manifestazione. La stella dei Minnesota Timberwolves non era solo perchè c’erano il suo compagno di squadra Anthony Bennett (le ultime due prime scelte assolute al Draft NBA 2014 e 2013), che ha dato segnali di crescita, il pivot dei Celtics Kelly Olynyk, il centro dei Lakers Robert Sacre, l’ala dei Magic Andrew Nicholson, il play ex Spurs e dall’anno prossimo ai Raptors Cory Joseph, la neo guardia dei 76ers Nik Stauskas e l’ala dei Mavs Dwight Powell, senza contare giocatori che hanno flirtato con la stessa NBA come il neo canturino Brady Heslip e l’ala Melvin Ejim, l’anno passato a Roma.

Di fatto una sorta di “Team USA B” per profondità del roster, atletismo, talento e potenziale, che ha chiuso con cinque giocatori in doppia cifra di media. Il Canada ha spazzato via tutte le avversarie col suo gioco ad alto ritmo, la difesa forte e il frequente uso del contropiede, scollinando sovente oltre i 100 punti: in tutto il torneo ha perso due volte, la prima al debutto contro l’esperta e intramontabile Argentina, la seconda in semifinale col Venezuela, nella gara più importante di tutto il torneo. Due gare in cui i ragazzi di Triano sono stati ingabbiati e tenuti sotto i 90 punti dall’Albiceleste e addirittura sotto gli 80 dal Venezuela nella semifinale. Una gara decisa da due liberi a tempo scaduto per un fallo a rimbalzo dopo che comunque i nord americani hanno tirato male (5 su 17 da tre contro il 43% nel torneo) e hanno avuto un Wiggins da 3 su 9 al tiro e un Joseph da appena 5 punti con 1 su 6 dal campo (non è bastato un Olynyk mostruoso da 34 e 13 rimbalzi).

Il Canada comunque non è del tutto bocciato, avrà una seconda chance l’anno prossimo al torneo preolimpico e poi potrà lavorare in vista della nuova Fiba World Cup del 2019. Il gruppo è talentuoso e giovane ed era alla prima vera manifestazione con questo nucleo. Ci sta perdere, a maggior ragione con squadre più esperte e rodate, seppur con minor potenziale.

#FIBAAmericas2015 incredibile! Il Venezuela batte 76-71 l'Argentina e conquista la medaglia d'oro @FVBaloncesto pic.twitter.com/M9E2MQHK77

— Basketcaffe.com (@Basketcaffe) September 13, 2015

Il Venezuela è stata una sorpresa inaspettata, una squadra che tornerà alle Olimpiadi per la seconda volta nella sua storia dopo Barcellona 1992. La Vinotinto, senza giocatori NBA (l’unico sarebbe Greivis Vazquez ma non c’era), ha battuto il Canada per volare in finale e poi, già che c’era, ha fatto fuori anche l’Argentina. Si è qualificata per le semifinali con 4 vinte e 4 perse nelle prime due fasi, ma poi è stata perfetta, guidata dai 12 punti di media di John Cox (unico in doppia cifra di media) e da Heissler Guillen, inserito nel quintetto ideale dei Fiba Americas con anche il già citato Wiggins, il messicano Ayon e gli argentini Nocioni e Scola.

L’Argentina, senza Manu Ginobili, non muore mai e sarà ancora alle Olimpiadi (chissà se il ‘Nasone’ vorrà fare un ultimo cameo per cancellare la delusione del mancato bronzo a Londra 2012). L’Albiceleste ha perso solo una volta tra prima e seconda fase, col Messico nell’ultima giornata (38+14 di Ayon): due giorni dopo però, nella gara che contava molto di più, ovvero la semifinale, l’Argentina si è rifatta e ha conquistato il pass per Rio 2016. Luis Scola, che quest’anno vedremo nei Raptors, ha chiuso in doppia doppia di media, 21 e 10 rimbalzi, ed è diventato il miglior marcatore di sempre dei Fiba Americas. Sontuoso anche ‘El Chapu’ Nocioni che ha viaggiato a quasi 17 punti a sera e pare abbia trovato una seconda giovinezza dopo l’annata del riscatto al Real Madrid. Buone indicazioni anche da Campazzo e da Laprovittola, esterno che vedremo per la prima volta in Europa da quest’anno col Lietuvos Rytas.

 

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