La tanto chiacchierata e prevista finale dei Mondiali tra Spagna e Stati Uniti non ci sarà. In mezzo ci si è messa una Francia perfetta che, pur senza Tony Parker, ha trovato il modo di imbrigliare il debordante talento delle Furie Rosse del ct Orenga, dei Gasol, di Rubio, di Ibaka, di Navarro e dell’MVP di Eurolega Rodriguez, e con il lavoro di capitan Diaw, di Gobert, di Batum e nel finale del protagonista che non ti aspetti Heurtel, ha consumato uno degli upset più incredibili delle storia recente della pallacanestro. Ora i Bleus campioni d’Europa se la vedranno contro la Serbia di Djordjevic che dopo aver maciullato la Grecia, ha distrutto il Brasile. Dall’altra parte del tabellone Team USA (i veri favoriti, al netto del low profile di coach K) contro una Lituania quadrata ma che ha faticato a superare una modesta Turchia.
Quarti di finale
La Spagna, perfetta e intoccabile finora nel cammino della Fiba World Cup, si è sciolta più emotivamente che non cestisticamente contro una Francia che, senza nulla da perdere, ha giocato meglio e in maniera più efficace vincendo la partita e ripetendo quanto successo nelle semifinali di Eurobasket 2013 in Slovenia. Pur senza Tony Parker, oltre a Noah, Mahinmi e De Colo, i Bleus di Collet han saputo organizzare una gara super contro i mostri spagnoli che, come successo anche in altre manifestazioni, si sono sciolti alla prima difficoltà. Le scelte del ct Orenga non sono state utili e nel finale di gara (23-9 Francia nel quarto periodo) ci si è messo anche un folle Thomas Heurtel con penetrazione e tripla siderale per mandare definitivamente al tappeto le Furie Rosse. La Spagna non ha mai trovato ritmo, ha tirato 2 su 22 da tre (16 su 32 i Bleus) ed è stata travolta a rimbalzo, 50 a 28, dove Gobert (13 carambole) e Lauvergne (10) hanno distrutto Gasol e compagni. Per la Spagna, che non segnava la miseria di 52 punti dal 1968, è la seconda delusione casalinga, dopo la finale degli Europei del 2007 persa a Madrid contro la Russia di Kirilenko: i giornali non hanno avuto dubbi parlando di “giorno più triste della storia del basket spagnolo“.
Thanks to all of our fans for the support during the championship. It's a difficult moment but tonight it wasn't our night. #AlwaysTogether
— Pau Gasol (@paugasol) September 10, 2014
Next Serbia #teamFrancepic.twitter.com/9957nXxZQH
— Nicolas Batum (@nicolas88batum) September 10, 2014
Travolgente la Serbia di Sasha Djordjevic che, dopo aver faticato nella prima fase, ha cambiato marcia e ha travolto nell’ordine Grecia (90-72) e Brasile (84-56). La Seleçao di Magnano, dopo aver superato gli acerrimi rivali dell’Argentina, hanno tenuto un tempo contro gli slavi, prima di crollare nel terzo periodo quando la Serbia è scappata prima con un break di 9-0 e poi ha toccato il +20 con una bomba di Teodosic, il migliore con 23 punti e 10 su 10 ai liberi. Nel quarto periodo gli slavi han dilagato contando sul talento di Bogdanovic, 12 punti, e su un Bjelica totale da 8 punti, 8 rimbalzi e 5 assist.
Dall’altra parte del tabellone, a Barcellona, nessuna sorpresa. Team USA, col solito strapotere atletico e fisico, si è tenuta la Slovenia alle calcagna per poco più di un tempo (49-42 all’intervallo) ma nel terzo periodo le triple di Irving, Harden e Klay Thompson, il migliore con 20 punti, e i voli sopra il ferro dei soliti Faried (14+11) e Anthony Davis (13+11), han chiuso la pratica (70-34 nel secondo tempo, 119-76 alla fine). Per la Slovenia 13 punti di Goran Dragic. Decisamente più equilibrata la gara tra Turchia e Lituania, coi baltici che l’hanno vinta soltanto nel quarto periodo grazie ai canestri di un solido Seibutis, 19 punti, e alla classe di Jonas Maciulis. La squadra di Kazlauskas ha faticato e ha perso tanti palloni, dimostrando ancora una volta come i turchi, seppur con poco talento, siano una squadra ben allenata e che fa giocar male gli avversari. Ma alla fine bisogna buttare la palla nel cesto e la Lituania lo ha fatto, come dice soprattutto il 10 su 19 da tre, contro il 3 su 18 di Preldzic e compagni.
Great W tonight
— klay thompson (@KlayThompson) September 9, 2014
Semifinali
Chiuso il pronostico della prima semifinale a Barcellona, quello tra Team USA e Lituania che, a meno di clamorisissime sorprese, vedrà prevalere abbastanza nettamente i ragazzi di coach Krzyzewski, ora unici favoriti per l’oro. Aldilà del solito strapotere atletico, nonostante tra i baltici ci siano i centimetri di Valanciunas e Motiejunas, oltre che dei gemelli Lavrinovic, la difficoltà più grossa per la Lituania sarà la gestione del possesso visto che, senza contare la solita pressione che mettono gli americani con Irving, Curry, Rose e Harden, si sentirà l’assenza di un vero playmaker come Kalnietis. I baltici dovranno essere perfetti al tiro per provare almeno a stare in gara. Le due squadre si ritrovano di fronte in semifinale ai Mondiali come in Turchia nel 2010: allora Team USA si impose 89-74 con un mostruoso Durant da 38 punti.
Decisamente più aperto il pronostico tra Serbia e Francia a Madrid. I Bleus però, pur avendo battuto già la Serbia nella prima fase e avendo consumato il più improbabile degli upset contro la Spagna, potrebbero anche presentarsi con meno energie, con tanta stanchezza, anche emotiva, e quindi c’è il rischio che Diaw e compagni si sciolgano visto che comunque questa Francia resta una formazione con dei limiti evidenti. Viceversa la Serbia di Djordjevic ha cambiato marcia (episodio chiave l’espulsione del coach contro la Spagna), soprattutto in termini di convinzione dopo molto nervosismo della prima fase: ora tutti i giocatori sono sulla stessa linea d’onda, le ruggini sembrano alle spalle e a questo punto solo Team USA appare in grado di fermare Teodosic, Bogdanovic e soci.






