La porta sud dalla quale siamo entrate dava sul padiglione 3: Wooden Toys. Segno del destino. Entusiasmo alle stelle, valigione porta cataloghi con rotelle, orario perfetto per l'ingresso: 12 in punto.
Mappa vissuta.
Subito un'osservazione. Possiamo tranquillamente discutere sul fatto che sia un po' chic e snob giocare solo con giocattoli di legno, che siano di nicchia, e anche che non siano così a portata di mano. Ma è fuori dubbio che emanino un fascino fuori dal comune, che si possano, a volte, tranquillamente 'trattare' come oggetti d'arredo, che superino ostacoli insormontabili per altri tipi di giocattoli, ostacoli quali il deperimento (se è bello un parquet vissuto, quanto è bello un gioco di legno vissuto?), la divisione di genere, la rottura (colla centochiodi!!!) e poi il calore al tatto, la venatura che li rende diversi l'uno dall'altro.Non amo la distinzione dantesca del tipo: giocattoli di legno eco-bio-natural-stravaganti in paradiso, giocattoli di legno tipo-ikea-consumistic in purgatorio, plastica all'inferno. Constato però che ad una fiera del giocattolo, partire dal padiglione del legno è dura, nel senso che dopo lo sguardo è più sfuggente e l'occhio cerca sempre qualcosa che lo solleciti come quando era stato in quel carogna di un 3...
Tavolino in zona Toy Green.
Partiamo subito da casa Germania e in particolare dal 'gioco Steineriano'. Lo metto tra virgolette perché non ho studiato molto l'argomento, so, per averlo visto in alcune scuole e in molti blog, che c'è uno studio approfondito sulle bambole e sulla lana cardata, ma c'è anche il gioco in legno steineriano. Nelle linee (morbide, arrotondate), nei colori (predominanza del naturale o dell'arcobaleno), negli oggetti (animali soprattutto e cucine di ogni tipo). Avremo visto almeno una ventina di produttori di questi giocattoli, piccoli stand, con un paio di persone a mostrare con orgoglio i loro prodotti. Meraviglioso passeggiare tra archi arcobaleno, fattorie in miniatura, mosaici da comporre e ricomporre con piccole tessere colorate. Stand che rasserenano ripensandoli poi a contrasto con i colori lucidi e sparati delle plasticone successive...Panchina
Direi che sul gioco in legno, due sono le linee che emergevano fortemente: giocare agli esperimenti e le piste delle biglie (!).Per il primo gruppo vi racconto di uno a cui sono molto legata: Kraul, giochi per sperimentare con la luce, con i suoni, con i magneti, e poi carrucole, funivie da legare ai rami degli alberi, giochi in scatola da fare a lume di candela per giocare con le ombre. Lo sperimentare è super-trend: pensiamo anche agli ingranditori di plastica in vendita ormai in ogni negozio di giocattoli, alle lenti d'ingrandimento, ecc.La sperimentazione la possiamo anche vedere nel gioco del far finta: piccoli muratori, carpentieri, giardinieri, venite qui e troverete tutti gli strumenti di cui avete bisogno per costruire qualcosa. Ehi, non i trapani finti, che se ci metti il dito si fermano, questi sono piccoli trapani funzionanti, chiodi, morsetti, tenaglie a misura di bambino. Sulle piste per biglie oserei dire che chiunque faccia costruzioni in legno, sta anche proponendo la propria pista per palline. Le più belle sono quelle con i suoni: da quelle con le campanelle della Haba a quelle della Xyloba che fanno in modo che la biglia, passando sulle barrette di metallo produca delle vere e proprie melodie (siamo state mezz'ora a infilare biglie nel loro bellissimo stand!!). Per finire con Cuboro, stand perennemente pieno, con rappresentanti che impilavano questi cubi con annesse gallerie da cui le biglie sparivano e riapparivano, si catapultavano e si specchiavano.
Pausa davanti alla fontana.
Altro mondo estremamente vario è quello del costume. Perché ne parlo dal padiglione 3? Perché il costume è un accessorio del gioco in legno e non il contrario. Pirati e principesse vanno per la maggiore e dunque via di spade, bastoni, balestre, scrigni dei tesori, ori, archi, frecce, carrellini per il trasporto. Ne potete vedere alcuni qui.E poi cavalli cavalli cavalli.... a dondolo, a bastone, tridimensionali in varie misure. La fiera era piena di oggetti simili a questo, per simulare il galoppo. Semplicissimo gioco. I miei gnomi penso che darebbero via tutti i Gormiti per averlo. Ce l'hanno anche offerto per provarlo, ma non ce l'abbiamo fatta a galoppare per finta in uno stand....Continuo con un breve excursus sui grandi marchi (quelli, per intenderci, che andrebbero in purgatorio...), che non conoscevo. C'è la Hape che ha delle belle casette in legno e uno spettacolare razzo alto circo 80cm, ottimo anche l'assortimento di cucine e accessori, compresi gli alimenti, tutto in legno. Nello stand lanciavano la loro novità: macchinine fatte col bambù, dal sito forse non rendono molto, ma invece sono bellissime.
Il bambù sta piano piano prendendosi il posto che merita nel mercato dei giochi, anche nelle costruzioni. E' bello, duttile, leggero e molto eco. Cresce in poco tempo, aspira schifezze dall'aria, trattiene acqua nei terreni contrastando la desertificazione. Insomma, sarebbe buona cosa sceglierlo...
Pausa con tortina alle mele.
Poi c'è la Gollnest & Kiesel anche questa raggruppa molti nomi importanti della produzione in legno tedesca. Il catalogo è di 350 pagine. Pensate a un gioco in legno? Ecco, loro ce l'hanno. Stand molto curato, tutti dentro a giocare e a fare ordini.Dopo circa due ore e mezza siamo uscite dal 3. Altri nove padiglioni si stagliavano di fronte a noi. E non avevamo ancora mangiato.
P.S.: Tutte le notizie e i link che vi ho proposto sono state selezionati dal mio simpatico cervellino. Non ho doppi fini, non mi hanno pagato, non mi hanno nemmeno offerto la borsa trendy per mettere dentro i loro mastodontici cataloghi (quando me li hanno dati....). Ho solamente guardato e memorizzato le cose che più mi piacevano. Spero di fare presto un altro post sul resto della fiera. Ehi, non preoccupatevi, smettete di fare i conti, non faccio più un post per padiglione, nel prossimo li raggruppo tutti!!!