“Ideale tra novembre e gennaio”. Ma la Fifa frena sulle affermazioni del suo segretario generale.
Con una temperatura «di circa 25 gradi, equivalente a quella di una primavera un pò calda in Europa. È il periodo perfetto». Sono le parole del segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, andato oltre le perplessità espresse dal suo presidente Sepp Blatter e prima ancora dal numero uno della Uefa Michel Platini.
Ma la Fifa si è affrettata a precisare che Valcke, parlando alla radio France Info, aveva espresso «un proprio punto di vista» e che ogni decisione sulle date del torneo sarà oggetto di una consultazione con la «comunità internazionale del football» e con i suoi «partner commerciali». E comunque, fa sapere l’organo che governa il calcio mondiale, nessuna scelta definitiva verrà annunciata prima del Brasile 2014.
Chi invece non ha dubbi sono i più diretti interessati i quali, attraverso il proprio sindacato (FIFPro), da tempo ripetono che un Mondiale giocato con temperature di 45-50 gradi non sarebbe serio. Nè per lo spettacolo, nè per il pubblico pagante, che merita di assistere a partite degne di un evento tanto importante, nonostante la promessa degli organizzatori qatarioti di allestire per l’occasione i migliori stadi dotati di potenti impianti di condizionamento.
Valcke non ha chiarito in quale stagione il torneo potrebbe cadere (se 2021-2022 o 2022-2023). In ogni caso il periodo tra novembre e gennaio permetterebbe di evitare la sovrapposizione con le Olimpiadi invernali del 2022, ipotesi che aveva suscitato la reazione preoccupata del Cio. Al netto dei problemi che la novità di un Mondiale in inverno causerebbe all’organizzazione dei tornei nazionali (non ultima la serie A) e delle Coppe europee, già lo scorso luglio Blatter aveva espresso la sua preferenza in tal senso, soprattutto «per tutelare la salute dei giocatori». Il comitato organizzatore Qatar-2022 risponde di attendere l’esito della consultazione, ma di essere pronto a superare i dubbi, puntando forte soprattutto su futuristici impianti climatizzati, capaci di garantire temperature controllate intorno ai 26-28 gradi. A costo di consumi elettrici stratosferici, che però non spaventano il Qatar, tra i principali produttori mondali di petrolio e gas.
Un altro ostacolo organizzativo potrebbe essere costituito dalle resistenze dei canali radio-televisivi, soprattutto nordamericani: Fox ed NBC, infatti, d’inverno trasmettono le partite della NFL (il football a stelle e strisce) e sono contrarie a cambiamenti di date.
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