Parliamo di musica.
Vi ricordate i tempi del liceo, quando se conoscevi qualcuno non stavi a chiedere come ti chiami-quanti anni hai-cosa vuoi fare nella vita ma solo che musica ascolti? Orcoboia, one shot, una sola possibilità di far bella figura, o sei fregato.A me ha sempre messo ansia questa cosa del che musica ascolti. E' un po' come mi succede adesso quando si parla di politica con gli amici del Pelliccia. Tipo io che non capisco un cazzo ma faccio finta di sì e annuisco con aria intelligente mentre sotto sotto sudo e mi spremo le meningi nel tentativo di ricordare qualche nome sentito nella pubblicità di Piazza Pulita e considerazioni ascoltate durante l'ultimo pranzo in famiglia da spacciare per mie. Uguale.
Al liceo avevo una personalità scissa. Cioè, mi piaceva andare al Celebrità il sabato sera, ma a scuola avevano tutti i rasta, perciò ascoltavo i Punkreas. Ad un certo punto però, superato diciamo il terzo anno, anche i Punkreas erano troppo da sfigati dai. La gente intorno a me cominciava ad ascoltare roba sconosciuta di cui non ricordo neanche un nome. L'ansia. Io di nascosto andavo a San Siro a vedere i concerti di Ligabue. Ma non lo dicevo a nessuno. Anche perché se cedevi e ti sbottonavi l'effetto domino poteva essere devastante: le tue amiche compagne di classe ti sputtanavano oltre i muri del liceo e all'improvviso ti trovavi a doverti giustificare con quelli fighi dello scientifico. Aggrappata agli specchi, la spacciavi come una debolezza che in realtà era una peculiarità della tua personalità complessa, la quale trovava sfogo in musica di scarso spessore dalla profondità intellettuale in cui nuotavi agilmente, un po' tipo il luminare universitario che si sposa con la soubrette perché ha bisogno di respirare leggerezza.
Vi ho convinti, no? Li convincevo tutti, e infatti poi ne volevano sapere di più, interessati da questa mia poliedrica ed ispirata visione musicale. Ahah. Nuotavo nella merda ragazzi. Sparavo nomi di gruppi alla cieca, cercavo di ricordare quello che si erano dette le mie amiche a pranzo sui riff di chitarra e altri demoni. Il più delle volte facevo figura di merda. Ma se facevo centro era peggio, perché la conversazione continuava. Che palle.
Io non l'ho mai capito questo bisogno di categorizzare le persone in base alla musica che ascoltano. Cioè, non sono mai stata un tipo molto "musicale", se si può dire. Penso che lo scopo principale della musica sia quello di riempire gli spazi vuoti lasciati da altri: tipo io stamattina, che mi sveglio da sola e devo fare le pulizie di una settimana perché la casa sembra i bagni dell'Autogrill di Fiorenzuola a mezzogiorno del quindici di Agosto, e pertanto mi sento afflitta svogliata e sola, taaaaac, metto su un po' di musica di sottofondo.Altri utilizzi utili della musica: fartela passare in autostrada (e qui avrebbero potuto esistere gli 883 e poi nessun'altro e sarebbe stato di gran lunga sufficiente), fartela passare mentre corri, ballare, fornire basi musicali per creare cori da curva alle partite di basket... Altro? Ah sì, generare rimpianti. Tipo l'altro giorno che mi viene in mente Magica Europa dei Kronos (sì, e voi muti, va bene?) ed è subito un "nooooooo ma ti ricordi che correva l'anno 2003 e andavamo a ballare tutti i weekend e c'era questa e bevevamo il gin lemon anche se faceva cagare e scroccavamo sempre le sigarette in coppia e te le davano pure, perché all'epoca il pacchetto costava tipo tre euro e cinquanta e... nooooo che bei ricordi".
Vabbè insomma, oggi ho deciso che proprio non ho più orgoglio e faccio coming out con le canzoni che ci sono nel mio iPod e che a volte costringo il Pelliccia ad ascoltare in macchina. Senza vergogna, tanto ormai vi dico tutto.
Allora, Masini l'ho detto. Non si capisce bene il perché ma alla fine l'immagine di una lei che si asciuga gli occhi alla sottana mi fa sempre tanto ridere e allora per me è un sì.
Poi, le Spice Girls. E dire che nel '94 non le ascoltavo però adesso mi piacciono, e soprattutto esprimono concetti aderenti ai miei tipo if you wanna be my lover you gotta get with my friends. Che dire. Girl power.
C'è Oh Diana di Celentano e Paul Anka, perché mi piace che Diana arrivi alla fine della canzone e me la immagino tutta strappona e bionda che saluta un Adriano e un Paul vecchi con il suo "Ehi, ciao ragazzi". Diana una di noi.
Ho dei classici senza tempo tipo Tanz bambolina e Tell me why perché che vita sarebbe stata la mia senza i tamarri.
Ho Neunundneunzig Luftballons perché mi allena il tedesco che non mi ricordo più.
Qualche perla d'annata tipo Figli delle stelle, Amore disperato, Vattene amore, Maledetta primavera. Insomma, tutte quelle canzoni che tutti conoscete ma vi vergognate a tenere nella playlist, ecco io celo.
Ho i Pooh, i Pooh ragazzi!
Ammetto di avere anche ben due canzoni di Zarrillo perché dai son troppo fighe da cantare e poi mi sento molto vicina alla tizia con la rosa blu sul seno perché vittima del pregiudizio, un tatuaggio non fa di me una cattiva ragazza, girl power reloaded.
Ligabue a nastro, vabbè, perché ancora non ho smesso, anche se abbiamo un po' litigato nell'ultimo periodo e non ci amiamo più così tanto ma è una lunga storia e non è facile troncare così, quindi ok Liga, rimaniamo amici.
Ho un po' di quella roba che ti salva sempre il culo, tipo De Andrè, Guccini, De Gregori e compagnia, così posso far finta che Magica Europa e le Spice siano solo una ragazzata (risate preregistrate in sottofondo).
Gente, io ve lo giuro che nel mio iPod ho una (l'unica?) canzone dei Sonhora, e non mi vergogno a dirlo, e anche (e con questa la chiudiamo qua) la colonna sonora di Mulan, amici. Siate forti.
Ovviamente non è tutto, c'è molto di più e probabilmente anche di peggio ma insomma, tanto per iniziare. Solitamente non chiedo mai reazioni ai post perché uno, chissene, e due, lo so anch'io che sto parlando da sola o quasi, ma stavolta, dai, ditemelo: quanti di voi hanno le Spice nell'iPod? Quali sono i segreti più imbarazzanti che nascondete nelle cuffiette? Non lasciatemi sola.
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