Mi piace il lavoro di Guido Scarabottolo, mi piace cercarlo nelle copertine Guanda, nelle pagine dei quotidiani. Mi piace stupirmi di fronte alle figure che mette in pagina.Ho sperato di portarmi a casa un suo lavoro offerto per la Silent Auction promossa da Ibby Italia, ma la mia offerta è stata ampiamente superata da altri appassionati di Bau. Sarà per la prossima volta.Ho tra le mani Cose che non vedo dalla mia finestra, pubblicato da Topipittori. I testi di Giovanna Zoboli diventano illustrazioni in un libro che potrebbe sembrare un catalogo di suggestioni, di parole, di segni. Ma il lavoro di Giovanna e di Guido Scarabottolo supera i confini del catalogo per diventare luogo di narrazioni sempre diverse.Cosa non vedo dalla mia finestra? Sedie zoppe rese perfette e utilizzabili con l'auto di libri, di gatti, di scale, di piante e poi strade senza nome che portano lontano, bottoni da mettere nelle giacche di pirati e di banchieri, di bambini e di sognatori.Ciò che non vedo dalla mia finestra è ciò che vedo attraverso occhi nuovi, molto più attenti, capaci di guardare oltre l'angolo, di ritrovare il dimenticato, di dare voce a parole mai dette, di ascoltare il silenzio e i battiti irregolari di un cuore instabile.E' un albo che dichiara l'amicizia indissolubile tra le parole e le figure.
Mi piace il lavoro di Guido Scarabottolo, mi piace cercarlo nelle copertine Guanda, nelle pagine dei quotidiani. Mi piace stupirmi di fronte alle figure che mette in pagina.Ho sperato di portarmi a casa un suo lavoro offerto per la Silent Auction promossa da Ibby Italia, ma la mia offerta è stata ampiamente superata da altri appassionati di Bau. Sarà per la prossima volta.Ho tra le mani Cose che non vedo dalla mia finestra, pubblicato da Topipittori. I testi di Giovanna Zoboli diventano illustrazioni in un libro che potrebbe sembrare un catalogo di suggestioni, di parole, di segni. Ma il lavoro di Giovanna e di Guido Scarabottolo supera i confini del catalogo per diventare luogo di narrazioni sempre diverse.Cosa non vedo dalla mia finestra? Sedie zoppe rese perfette e utilizzabili con l'auto di libri, di gatti, di scale, di piante e poi strade senza nome che portano lontano, bottoni da mettere nelle giacche di pirati e di banchieri, di bambini e di sognatori.Ciò che non vedo dalla mia finestra è ciò che vedo attraverso occhi nuovi, molto più attenti, capaci di guardare oltre l'angolo, di ritrovare il dimenticato, di dare voce a parole mai dette, di ascoltare il silenzio e i battiti irregolari di un cuore instabile.E' un albo che dichiara l'amicizia indissolubile tra le parole e le figure.
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