Giro giro tondo
come è bello il mondo
guarda se è rotondo
come un mappamondo
cibo vagabondo
buono e un po’ giocondo
ora mi nascondo
dentro a un pesce rombo!
Domenica sera mi andava di "salutare" gli asparagi (giunti quasi al termine della loro stagionalità) ed ecco che ho pensato di abbinarli ai filetti di rombo. Avendo poi in frigo dei pomodorini secchi rimasti lì già da un pò di tempo, ho pensato di aggiungere anche quelli e vi assicuro che l'esperimento culinario è ben riuscito!
Dosi per 2 personeDifficoltà mediaTempo di realizzazione 20 minuti
Ingredienti:
- 500 gr di filetti di rombo
- vino bianco
- 1 mazzo di asparagi
- 10 pomodori secchi
- aglio
- prezzemolo
- olio
- sale
- peperoncino
- 1 fetta di pane tostato
Un'idea in più: per decorare il piatto potete mettere un crostino di pane tostato con gli asparagi ed i pomodori. E' carino per l'impiattamento ma anche buono da mangiare!
Curiosità: Narra Giovenale che una volta, l’imperatore Domiziano convocò d’urgenza alcuni senatori che facevano parte del Consiglio dell’Impero, mettendo all’ordine del giorno una questione davvero singolare.Egli, infatti, aveva ricevuto in dono da un pescatore un enorme rombo catturato nei pressi di Ancona.Allora, le spiagge della penisola pullulavano di spie pronte a denunciare chi pescasse qualcosa di eccezionale e non lo donasse immediatamente alla tavola imperiale, ed il pescatore del rombo sapeva bene che la donazione “spontanea” era il metodo migliore per non avere guai.Arrivato a corte nella sua vasca portatile di acqua marina, il pesce venne presentato al Consiglio e fu molto ammirato da tutti i Senatori.Ma era così grande che non c’era una padella imperiale adatta a contenerlo per la cottura.Domiziano, quindi, pose agli intimiditi consiglieri il seguente quesito: Come fare a cucinare il rombo?Si formarono, a questo punto, varie correnti che gravemente discussero la questione.Poi, contro il parere di chi proponeva di tagliarlo, vinse l’opinione del noto gastronomo Montano che, dall’alto della sua saggezza, proclamò il rombo talmente maestoso da meritare la costruzione di un apposito tegame per la cottura.
Per sua fortuna l’imperatore fu d’accordo! (ringrazio Giallo Zafferano per questa curiosità)