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Filetto e vino rosso

Da Jo
Ciao Amici! rieccomi, sono di nuovo qui, padelle alla mano.
Chissà dove avrete pensato ch'io fossi andata.
Ero sulla mia amata isoletta, l'Elba, a vendere casa.
Grazie al nuovo governo montiano-tecnico permettersi 50 (miseri) mq posseduti da quasi 30 anni è diventato uno STRAlusso, che non potevamo più permetterci.
Addio quindi, anche se con molti rimpianti, sebbene la vendita repentina ci abbia spiazzati non poco.
Comunque in tutti questi anni abbiamo conosciuto tanti amici disposti ad affittarci quanto ci serve per soggiornare le solite tre settimane settembrine senza per questo essere considerati e, di conseguenza, tartassati, come fossimo dei nababbi!
Filetto e vino rossoL'ultima settimana l'ho trascorsa a svuotare parzialmente casa, trovare un ricovero adatto per la strabordante attrezzatura pescatoria del consorte, salutare gli amici, cucinare per loro e per mamma e fratello occupati nel trasloco.
Ero peraltro consapevole del fatto di avervi abbandonati... sono una signora perciò mi limito a dirvi che, in quella porzione sud-orientale dell'isola, i collegamenti ponte coi cellulari sono un delirio! si sente poco e male, si riceve peggio... per giunta mi mancava il tempo per aggiornare le pagine di questo quaderno di ricette.
Rientrando ho scoperto che quelli di Google Blogger non hanno ancora fatto il cambio di look (evviva!), almeno questo!
Pertanto oggi, stanca morta e con la testa altrove, che potevo mai cucinare al consorte, dopo aver passato un'ora buona a liberare il lavello della cucina da un ammasso di pentolini, piatti e bicchieri??
GLI ho chiesto (a LUI, il consorte) cosa succederebbe se mi assentassi per oltre una settimana... la pila dei piatti arriverebbe forse al soffitto? fortuna che qui ci fermiamo a 280 cm!
Fatta una rapida spesa data la (mia) stanchezza ho optato per un filetto ai ferri con insalata, a patto che fosse accompagnato da un gran rosso e il consorte ha fatto la sua parte scegliendo, tra le bottiglie in cantina, un vino da 91 punti secondo Parker.
Ah già, che vino è? siamo in Sardegna, costa nord-ovest, Doc Alghero, il Tanca Farrà di Sella&Mosca 2005, uvaggio di Cannonau e Cabernet Sauvignon coltivati in suoli molto minerali, ricchi di sabbia e argilla ferrosa, affinato in barriques e botti grandi per 24 mesi, oltre al successivo affinamento in bottiglia per minimo 6 mesi.
Vino, al naso, molto minerale con un'impronta animale e di fieno secco, fine, elegante senza essere troppo caldo, che ben si accorda col filetto grigliato di beef americano, ma giunto secondo noi al suo apice, l'unghia decisamente aranciata ne evidenzia la raggiunta maturità.
Ora qualche suggerimento per la cottura del filetto. Intanto sceglietelo con qualche nervatura di grasso, poi tenetelo a temperatura ambiente per almeno due ore prima della cottura, così lo shock termico non lo farà disidratare affogandolo in un mare d'acqua.
Bistecchiera pesante molto calda, spolverizzata di fleur de sel o sale grosso appena prima di poggiarvi la carne, due minuti per parte senza pungere il trancio nel girarlo, riposo di 1 minuto a fuoco spento.
Preparare un'insalata di lattughino e qualche pomodoro a spicchi, ancora un po' di sale e pepe macinato fresco.
Quando si è stanchi e non si può dedicare tempo alla cucina ma al contempo bisogna 'rifocillarsi' con la dovuta dose proteica... quoi de mieux?
-ricetta-
150 g di filetto per persona
fleur de sel
pepe
insalata, sale e olio evo
(vino buono)
Scaldo la bistecchiera (o una piastra liscia) su fuoco alto, dopo 5' la spolvero con un pizzico di fleur de sel e ci appoggio i tranci di filetto, cronometro due minuti poi li giro senza pungerli, altri due minuti poi li striscio sul fondo per raccattare i granelli di sale.
Filetto e vino rosso
Spengo e lascio che i succhi si concentrino, giusto altri 2'.
Preparo un'insalata di lattughino e pomodori nei piatti, la condisco con olio e sale, appoggio una fetta di filetto e macino pepe nero.
Porto in tavola con un calice di vino rosso.
Ora non vi abbandonerò più così a lungo, a prestissimo nuovi aggiornamenti.

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