L’uomo, invece, riesce miracolosamente a salvarsi ma a causa dell’impatto perde la memoria, in seguito, per sbaglio gli viene assegnata l’identità di un suo compagno caduto. Nel frattempo i soccorritori non ritrovando il suo corpo lo dichiareranno disperso in azione.
L’amnesia lo fa restare lontano da casa per cinque lunghi anni, durante i quali la moglie Claire non avendo un corpo da seppellire, non riesce ad elaborare il lutto e con fiducia continua a cercarlo.
“So che è vivo. Lo sento, devo sapere cosa gli è successo, in fondo non è mai stato trovato nessun corpo”.
Ritrovato casualmente, deciderà di restargli accanto sperando che l’amore che li ha legati possa guarire ogni ferita.
Conclusione: l’amore è un’ottima cura e sa essere più forte dell’amnesia, l’amore di quest’uomo per questa donna non può mai morire e questa donna ha la forza interiore per guarirlo.
Finale: e…vissero per sempre felici e contenti!
I cinici possono farsi beffe di questo genere di sentimenti, ma non c’è nulla di banale, il film semplicemente suggerisce la speranza sul potere dell’amore.