Film stasera in tv: PASSAGGIO IN INDIA (sab. 11 apr. 2015 – tv in chiaro)

Creato il 11 aprile 2015 da Luigilocatelli

Passaggio in India, la7, ore 21,10.
Il film che il grande David Lean, maestro del cinema epico del secondo Novecento, trasse nel 1984 da Passaggio in India di Edward M. Forster, il più bel romanzo mai scritto sui rapporti di fascinazione-attrazione-repulsione tra Occidente e altri mondi, in questo caso l’India, che tutti li rassume e li rappresenta. Un’anziana signora inglese parte per l’India coloniale con la ragazza destinata a sposare suo figlio. Le due donne sono aperte e benevolenti verso quella cultura lontana, sinceramente desiderose di conoscerla, amarla e penetrarla. Aziz, un giovane, brillante e colto medico indiano-musulmano, con cui entrano in amicizia, sarà il loro tramite, il ponte verso quel mondo. Ma durante la visita ad alcune famose grotte la ragazza subirà un tentativo di violenza sessuale, o crederà di averlo subito. Realtà? Allucinazione? Paranoia? Si sospetta di Aziz, ma lui si proclama innocente, e Forster lascia volutamente senza risposta l’enigma. Ma la fragile amicizia tra lui e le due donne non reggerà alla prova, si spezzerà per sempre. Forster ci suggerisce con straordinario acume antropologico-politico, che non bastano la tolleranza e la comprensione per stabilire un ponte tra civiltà diverse, e che le differenze e i pregiudizi sono sempre incombenti, e sono più forti di ogni buona intenzione. Apologo disincantato e amarissimo, di cui David Lean non coglie pienamente la sottigliezza, la complessità, le implicazioni. Il regista inglese impagina da par suo, ci restituisce un quadro perfetto di vita coloniale e di inglesità, ma fatica a trasmetterci il nocciolo duro di Forster (ebbene sì, lo scontro di civiltà), non lo penetra, se ne mantiene sempre all’esterno. Peccato, poteva essere un capolavoro da storia del cinema, non lo è, pur restando un film degnissimo e a momenti formidabile. Memorabile Peggy Ashcroft nei panni dell’anziana lady. Judy Davis è la nuora promessa. Alec Guinness, in una delle sue performance trasformistiche, fa l’indiano, e sembra il Peter Sellers di Hollywood Party.


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