Uno Spider Man "Ultimate" al cinema ^^
Ero scettica.In questo POST del 14 ottobre 2011 mi chiedevo perché avessero avviato un reboot annullando un quarto capitolo. Del resto, i primi tre film su SpiderMan con Maguire erano recenti. Avevo speranze sul micioso Garfield, già visto e apprezzato (Non lasciarmi, Parnassus e Social Network), ma avevo dei dubbi sulla regia di Webb, del resto viene dai video musicali. Un'altra speranza era sul cambio del personaggio femminile. Dalla noiosa Mary Jane che voleva fare l'attrice (interpretata dalla Dunst, che reggo sì e no), abbiamo una più cerebralmente attiva Gwen Stacy che è una promettente studentessa liceale amante della scienza (interpretata da Emma Stone, che avevo visto solo in Benvenuti a Zombieland e mi era/è piaciuta a pelle fin dalle prime inquadrature).
Garfield nei panni di Peter
è perfetto!
Dopo tante ragnatele organiche, ci voleva proprio un
bel congegno tecnologico.
Gli zii sono più giovani e il passato dei genitori di Peter è legato alla genetica. Già! Nell'Ultimate, i genitori di Peter indovinate con chi collaboravano? Vi do un indizio: quando s'arrabbia diventa verde :DE ci sono molti indizi che portano alle nuove origini di questo diverso Spider Man.Non è solo un bimbo sfortunato perché rimasto orfano. Questo nuovo Peter ha l'impronta per arrivare allo S.H.I.E.L.D. Impostato così, si potrebbe fare.E' ovviamente la mia opinione, comunque basta attendere il 2014 quando è prevista l'uscita del secondo e nel frattempo prestare attenzione ai filmati dopo i titoli di coda.
Due parole su Emma alias Gwen: deliziosa diciassettenne, sveglia e intelligente. Non mi sembra vero. Il rapporto tra i due è romantico senza melassa. Ossia, vero. A differenza dei precedenti, che quando compariva Mary Jane avvertivo un calo del tenore, e sbuffavo, qui il personaggio di Gwen è addirittura piacevole. C'è una forzatura con la storia del siero, ma la passo lo stesso. PROMOSSA!
Sul Dottore Connors/Lizard interpretato dal bravissimo Rhys Ifans: quando fa il dottore, nulla da dire. La ricerca genetica per trovare una cura alle debolezze umane, nonché al suo stato di "sono per forza un mancino" è comprensibile. Il Lizard non mi ha fatto impazzire, invece.Un po' la faccia, Webb la voleva umanizzabile (cioè con espressioni umane) e lo capisco, ma non concordo. Se è un alter ego, fammelo più lizard invece. Mi spiego?Proprio per mettere l'accento sulla diversità tra i due, a mio avviso il Lizard doveva essere meno espressivo e più "bestia". Per il resto, la potenza della trasformazione si vede e percepisce.PASSABILE, ma potenziale sprecato.
CONCLUSIONI: viste le premesse di cambio di rotta verso un nuovo Spider Man che si avvicina molto all'ULTIMATE dei fumetti, direi che questo reboot ha tutto il diritto di esistere! Anzi, ne sono contenta. Non faccio il paragone con gli atri per il fatto che sono diversi, NON SONO LO STESSO SPIDER MAN. Gli effetti speciali sono fatti bene, anche se speravo in più scene di volo che comunque restano meravigliose. In 3D, mi sembrava di volare insieme a lui ^__^
Noticina negativa: l'arco di trasformazione di Peter è un po' sbilanciato. Trascorre molto tempo, prima di essere morso. Ma ci può stare, serve a introdurre Peter. Invece, da quando viene morso a quando diventa Spider Man con piena coscienza di ciò che può fare (con tanto di spara-ragnatela e tutina high-tech) è troppo veloce. Per il resto, un nuovo Peter apprezzabilissimo. Infatti, la recitazione è buona. Per tutto il cast.I nuovi zii sono deliziosi, e alla fine ci si affeziona anche al padre di Gwen.
Trama da plot collaudato, forse si poteva osare qualcosa di più. Non si fa fatica a prevedere gli eventi, insomma. C'è anche un momento melassa sul finale ... vabbe', lo ammetto, un lacrimuccia è scesa.Alla fine, questo The amazing Spider Man, mi è piaciuto molto anche con quei due difettucci che però non guastano nell'insieme. Qui Peter a diciassette anni, in fondo. Facciamolo crescere.
PROMOSSO E CONSIGLIATO!
E il cameo di Stan Lee?C'è! C'è! MITICO! :D