I robot. Questi esseri meccanici che hanno fatto da contorno alla nostra idea di futuro sin da quando ne abbiamo letto nei racconti di fantascienza di Asimov, dopo che li abbiamo visti al cinema e in tv in tutte le salse, dal paladino della legge Robocop allo spietato Terminator passando per il cyborg di Alien, Bender di Futurama e Iron Man. Che succede però quando il mondo dei robot incontra quello del trash? Ovvero si può fare un film con due spiccioli con dentro un robot e renderlo credibile? Io credo di si ma, nei film che andrò testè a recensire i registi hanno fallito miseramente e noi li ringraziamo per queste due perle del trash: Robowar e Metal Man.
# Robowar #
Titolo originale: copia scadente di Predator vale?
Paese: Italia/Filippine
Anno: 1989
Regista: Bruno Mattei
Attori che potreste conoscere: se vi riesce…
La trama
Omega 1, un robot potentissimo creato per fini benefici (come sempre), fugge dal laboratorio e si installa in un’isola zona vicino alle Filippine seminando morte e distruzione. Per fermarlo viene contattata una squadra di esperti militari, i BAM (Bangs and Motherfuckers), composta da personaggi dai nomi terrificanti: Shotgunnin, Papà Doc, Il Sanguinario, Didi Bombing (?), Killzone. La trama procede esattamente come quella di Predator: i BAM arrivano sull’isola e cominciano a dare la caccia al robot aiutati da una esperta guida e da un comprimario di nome Mascher che per un non precisato motivo si unisce al gruppo; la guida fiuta il pericolo e da quel momento in poi i BAM svuotano caricatori su caricatori sterminando la flora del posto senza colpire mai, manco per sbaglio, il famigerato robot.
Una menzione a parte merita il robot. Tralasciando il fatto che le scene in soggettiva viste dalla sua visuale carica di pixel e di colori caldi sono inguardabili (non si capisce niente! Ma ci vede sto cavolo di robot??), è il suo aspetto stesso che lascia perlessi. Sembra un cosplayer fatto male dei Daft Punk: un tizio con un casco da motociclista rivestito da sacchi della spazzatura neri.
Ah, dimenticavo: Omega 1 ha anche una fighissima mano meccanica allungabile. Per chilometri e chilometri!
Il regista si è sputtanato il budget del film a munizioni visto che per tre quarti della storia i BAM sparano a caso a tutto quello che si muove e la cosa è inutile visto che il robot non viene scalfito dai proiettili ma può essere distrutto solo da un telecomando posseduto da Mascher. Egli è infatti il creatore di Omega 1 e, udite udite, è l’unico in grado di calcolare la distanza esatta a cui attivare questo telecomando per distruggerlo. E ovviamente muore due minuti dopo.
Scopriamo che Omega 1 è stata costruito usando il cadavere di un fortissimo soldato amico di Killzone e sarà proprio questi a risolvere la questione.
Altro non dico, il finale è una chicca e non voglio spoilerarlo.
Perchè questo titolo:
Un robot creato con pezzi di un super soldato con una mano allungabile che può essere distrutto solo agendo ad una distanza ben determinata con un telecomando. Veramente difficile combatterlo durante una guerra. Un missile no?
# Metal Man#
Titolo originale: copia scadente di Iron Man vale?
Paese: Germania
Anno: 2008
Regista: Ron Karkoska
Attori che potreste conoscere: Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Jeff Bridges…Ah no, mi sono confuso….questi erano nel film originale
La trama:
Uno scienziato crea un esoscheletro meccanico dotato di diverse funzionalità ma viene braccato da un collega malvagio che vuole sottrarglielo. Per salvare la sua creazione il dottore convince il suo miglior studente a indossare l’armatura e a testarne i poteri. E che poteri. L’armatura ha il potere di guarire le ferite, di diventare invisibile, di far cambiare faccia al possessore, di conoscere le arti marziali, di generare uno scudo antiproiettile e di sparare un missile. Uno solo e piccolissimo.
Ah, purtroppo una volta indossata non può più essere tolta. Quindi a conti fatti sei prigioniero di un affare di metallo che ti fa agitare come Jackie Chan, curare le ferite come Dende (quello di DragonBall) e, se ti va, scomparire come Houdini. Il problema sta nel fatto che l’imbecille protagonista del film non solo non usa quasi mai questi poteri ma li usa anche male facendosi menare a più riprese.
L’unica volta che troveremo figa questa armatura sarà durante i titoli di coda quando, attenzione, la vedremo volare sfruttando dei propulsori inseriti nei palmi delle mani e nei piedi. Cioè, per tutto il film sto idiota corre, guida l’auto (GUIDA….L’AUTO…!!!) e combatte con oltre 100Kg di ferraglia addosso e solo alla fine, quando non è più utile, ci fanno vedere che può volare…Che tristezza.
Di per se il film finisce con le solite scene buoniste dove il cattivone viene sconfitto e il nostro eroe si innamora della squinzia di turno ma, c’è un problema: come fai a sdraiarti la tizia se non puoi togliere l’armatura? C’è una funzionalità nascosta apposita? si apre sull’inguine? Non ci è dato saperlo, però alla ragazza viene dato un casco simile a quello del protagonista e lei lo indossa. Solo il casco: evviva la parità dei sessi. Fine.
Perchè questo titolo:
Sarebbe stato anche fin troppo squallido chiamarlo Iron Man e peggio ancora L’Uomo di Latta: nel dubbio va bene Metal Man…anche se sembra il nickname di un headbanger nostalgico…