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[Film Zone] Alice in Wonderland (2010)

Creato il 04 febbraio 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

[Film Zone] Alice in Wonderland (2010)Titolo: Alice in Wonderland
Paese: Stati Uniti d’America
Anno: 2010
Genere: Fantastico
Durata: 108′
Regia: Tim Burton
Cast: Mia Wasikiwska; Johnny Depp; Ann e Hathaway
Soggetto: dal romanzo di Lewis Carroll Alice’s adventures in Wonderland and Through the Looking Glass
Voto[Film Zone] Alice in Wonderland (2010)

Ogni pellicola prodotta e diretta da Tim Burton ha lo spessore di una visione di follia e dalla follia egli sa condurre abilmente alla saggezza. Tim Burton non poteva ignorare il capolavoro di Lewis Carroll che della pazzia e della fantasia è l’elogio. Lewis Carrol in Alice’s adventures in Wonderland indaga le immagini riflesse negli specchi della normalità quotidiana, così come ama farlo Tim Burton. Nel loro mondo tutto è il contrario di tutto, lì ogni incontro è l’orizzonte di un presente al di là di cui sono le terre da scoprire -mondi paralleli- in cui scoprire e trovare tesori lontani dal mondo così come lo si è appreso.

Allora, ho visto Alice in Wonderland di Tim Burton aspettando la delusione che sorge ogni volta che si veda un film tratto da un libro epocale…eppure… a mio parere, Tim Burton ha colto nel segno -al di là delle finezze letterarie di Lewis Carroll, da Burton tradotte in esagerazioni cinematografiche- di ciò che il capolavoro di Carroll vuole dirci.

Alice è da subito l’Alice sbagliata: pazza in un mondo normale, voleva essere normale in un mondo di pazzi. ”Alice sei sbagliata” le dicevano e lei che non sapeva più chi fosse – troppo alta o troppo bassa, troppo larga o troppo stretta- cercava la giusta misura che la rendesse adatta al mondo..lei che era sempre un po’ troppo. E tuttavia, non sapeva che il destino le era stato disegnato nelle sue prime notti da bambina, quando il padre lo raccontava al suo cuore.

Alice sogna e incontra il Cappellaio Matto,conoscitore dell’arte di rendere le teste un po’ meno serie perchè lui, che non ne ha più una, poteva.  Alice vede il cappellaio ora prigioniero della Regina di Cuori, lo riconosce e si accorge che il suo cuore parla una lingua che anche lei conosceva bene un tempo e allora ricorda cosa sia il coraggio. Alice vuole salvare il Cappellaio Matto perchè lui rappresenta la sua follia che è la chiave per aprire la porta che si apre su infiniti mondi. Il Cappellaio Matto stava infatti lavorando per la regina e si sentiva, per la prima volta, matto rinchiuso lì in quella regia, lui da sempre libero…ma, è giusto che sia così ..è Alice che deve liberarlo per liberare così una parte di lei. Alice arriva al cospetto della Regina di Cuori che ha, invece, una testa, grande, enorme e un corpo piccolissimo. La regina non sentiva più, sapeva solo comandare, controllare e punire e usava le sue emozioni e le sue passioni (gli animali che la circondavano: maiali, ricci e fenicotteri…), per divertirsi o per farsi servire…ma mai e poi mai per farle da guida. Dall’alto osservava la corte di persone al suo servizio, le quali le erano accanto solo per paura e così indossavano una maschera. Alice arriva al cospetto della Regina di Cuori, per salvare il Cappellaio Matto e diventa allora maestra di maschere, e quindi amica della regina, ma non svela il suo nome e non lo fa solo per tattica..ormai non sa veramente più chi sia..o meglio ora sa di non averlo mai saputo e nello stesso momento se ne sta appena ricordando.

E arriva il giorno in cui realizzare ciò che dev’essere realizzato. Sul finale della storia sono le azioni che decidono affinchè il bene e il male possano trovare giusta collocazione in Alice come nel mondo della sua fantasia. Alice ora sa chi è, se ne ricorda, sa di chi è figlia, ricorda da dove viene e così non dubita più. Ma a lei è richiesta una prova: l’uccisione di un drago, cosicché resti forte in lei il ricordo di quel coraggio scoperto di nuovo. Il  drago nascondeva un tesoro: la comprensione dell’origine del male e del bene -di ciò che è follia e la follia è il male- e infatti solo dopo averlo ucciso la spada può ritorna al suo posto. La spada, ovvero specchi che ruotano e che ruotando rivelano, deve essere collocata al posto giusto per poter vedere bene la realtà..alla luce..per sapere che il mondo mostra chi siamo, che tante sono le parti di ognuno di noi…ma una sola è la direzione che si mostra come un taglio netto. Alice scopre che il male era diventato così forte nel mondo della sua fantasia, e la regina rossa aveva potuto prendere la corona, solo per farla accorgere  della strada da prendere..probabilmente era stata Alice stessa a consegnargliela, ora o tanto tempo fa…

Alice può tornare a casa, è pronta ora e lì il suo destino la sta aspettando.

Si sveglia, ma non fa più distinzione fra il sogno e la realtà, e i suoi sogni di bambina allora entrano nella sua realtà per guidarla e orientarla.

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