[Film Zone] Kung Fu Panda (2008)

Titolo: Kung Fu Panda
Regista: Mark Osborne – John Stevenson
Durata: 95 minuti
Anno: 2008
Genere: Animazione
Produzione: Dreamworks Animation
Voci: (Doppiaggio originale) Jack Black, Dustin Hoffman, Angelina Jolie, Ian McShane, Jackie Chan, Seth Rogen, Lucy Liu, David Cross, Randall Duk Kim, James Hong, Dan Fogler, Michael Clarke Duncan, Kyle Gass, JR Reed. (Doppiaggio italiano) Fabio Volo, Eros Pagni, Francesca Fiorentini, Fabrizio Pucci, Angelo Maggi, Simone Mori
Voto:

Trama:
Po è un Panda che lavora come cameriere al servizio del padre in un ristorante cinese dove servono solo spaghetti. Nonostante la sua venerazione per il Kung fu e i suoi continui sogni dove si vede un grande guerriero, fisicamente Po non è proprio adatto a questo tipo di arte marziale. A causa della fuga di Tai Lung dalla prigione il maestro Oougwei basandosi su unantica profezia indica proprio il panda Po come il Prescelto che dovrà affrontarlo e sconfiggerlo. A quel punto sotto consiglio di Oogwei il maestro Shifu inizia l’addestramento e cercherà di trasformare il rocambolesco panda nel grande Guerriero Dragone.

Recensione:
Generalmente non amo i cartoni animati delle grandi case cinematografiche, che tendono ad essere rivolte ad un pubblico indefinito che va dalla tenera età ad una non precisata adolescenza, mescolando buonismo e moralità con doppi sensi o allusioni che confondono le idee un po’ a tutti.
Ecco perché ho visto questo film di malavoglia, solo per accontentare gli amici e far passare un po’ del pomeriggio.
Devo ammettere che l’esito è stato positivo.
Kung Fu Panda è un film decisamente carino, ironico e divertente, leggero e scorrevole, privo di tempi morti, le scene si susseguono con coerenza e senza annoiare e collegate tutte da un senso compiuto che conduce al finale.
La trama non è affatto complicata, sono presenti classici cliché dei film sulle arti marziali, ma la cosa non disturba; i personaggi sono creati con eleganza e realismo, l’amicizia non prevale forzatamente come bel coronamento di tutta la vicenda bensì sono presenti diffidenza, freddezza e stima, svogliatezza e ostracismo in una misura che rende il tutto credibile, non portato all’ennesima potenza come nella stragrande maggioranza dei cartoni animati che deformano ogni tipo di sentimento.
Fabio Volo non è certo Jack Black, ma la sua caratterizzazione del personaggio principale è ammirevole, fa sorridere per l’impercettibile accento del nord e la grandissima adattabilità al protagonista, lo rende piacevole e spassoso, un po’ terra terra ma proprio per questo simpatico, senza tutti quei toni solenni o enfatici che adoperano paroloni complessi che nessuno userebbe mai.
In conclusione Kung Fu Panda è un film degno di essere visto, magari in compagnia di amici o dei bambini, fa ridere sul serio senza mezzi artificiosi ed è simpatico, lineare e chiaro. Consigliato.