Se si volesse inquadrare il film non quale documento storico/morale ma come episodio della filmografia del suo regista, si scoprirebbe che Schindler's List rappresenta una svolta nella carriera di Steven Spielberg: da questo momento in poi il più grande filmmaker americano contemporaneo alternerà cinema di impegno ( Amistad, Munich, Salvate il soldato Ryan, Lincoln) a episodi sci-fi ( Minority Report, A.I., La Guerra dei Mondi), con una visione del mondo che si discosterà in più di un'occasione dall'ottimismo della prima parte della sua produzione - con risultati non sempre unanimemente apprezzati. Il 1993 non rappresenta però un vero e proprio spartiacque (film successivi come Prova a prendermi e The Lost World sembrano appartenere più alla serie di film giovanili che a quella recente), ma è comunque l'anno che meglio descrive chi sia Spielberg: un autore ormai maturato che è capace di mostrare una tecnica cinematografica sopraffina votata ad un cinema d'impegno (come in questo caso) e al contempo un regista di blockbuster che ama divertire e divertirsi (Jurassic Park, girato solo qualche settimana prima e affidato poi a George Lucas).
A molti piacciono sostanzialmente due cose di questo film: la scena di distruzione incentrata sulla bambina con la maglia rossa (sul cui significato è inutile esprimersi) e il commovente finale a colori. Ma qui, a ben vedere, il regista regala tesori maggiori: il montaggio straordinario a metà film che ci narra parallelamente la festa di Schindler, le tentazioni di Amon e un matrimonio ebreo celebrato in un lager è quanto di meglio Michael Kahn abbia mai fatto per Spielberg. Il pensiero comune su Schindler's List è che sia il migliore del suo regista, forse perché la scelta del bianco/nero appare coraggiosa e il tema che tratta è estremamente toccante. In realtà, questo film manca del carattere fortemente innovativo delle opere che lo hanno preceduto, risultando essere forse meno importante (in quanto a capacità di influenzare Hollywood) nella Storia del Cinema. E nonostante questo, rimane un capolavoro la cui reputazione è destinata a crescere nel tempo. Se doveste far vedere ai vostri figli un solo film sulla Shoah, dovreste scegliere questo.
Verdetto: ★★★★★