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Final Four - preview finale

Creato il 09 maggio 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

milos-teodosic-olympiacosMancano ormai poche ore all’atto conclusivo di questa Eurolega 2009-10: la finalissima, come bene sapete, è tra il Barcelona e l’Olympiacos… tutto come previsto, anche se l’approdo all’ultima partita dell’anno non è stato semplicissimo per nessuna delle due.
Proviamo ad analizzare quindi la battaglia che andrà in scena, in diretta sugli schermi di Sport Italia, alle 21.00!
A livello di roster sono due formazioni che probabilmente non farebbero brutta figura nella NBA, l’Olympiacos soprattutto, per fisicità e talento dei singoli a mio parere è la squadra più forte che abbia mai giocato in Europa: trovare un punto debole mi riesce infatti impossibile. Come spesso succede però, avere troppo talento è controproducente (vedi Real Madrid nel calcio), anche se le svariate star del Pireo sembra si siano amalgamate bene dal punto di vista dello spogliatoio… ma la gestione di esse non è certo sempre facile! Coach Giannakis, che non ha la personalità di Ettore Messina per usare un eufemismo, deve ogni volta fare delle scelte dolorose e all’apparenza difficili da comprendere: spiegati così i 2 minuti contro il Partizan dell’ex Maccabi Nikola Vujcic, e addirittura il DNP di Yotam Halperin. Contro i lunghi mobili del Barça però, la classe di Vujcic potrebbe tornare utile, così l’Oly fornirebbe l’ennesima lettura diversa alla gara, concepibile solo per la ricchezza e duttilità del roster.
Di argomenti da trattare in questa finale ce ne sarebbero centinaia, ma mi soffermo solo su quello che secondo me potrebbe far pendere l’ago della bilancia dalla parte dei greci: il tonnellaggio degli esterni! Come già aveva notato coach Pashutin nella semifinale, il settore guardie dei catalani è veramente piccolo rispetto ai corpi di Teodosic, Papaloukas e compagnia, Giannakis potrebbe quindi provare a creare soluzioni vicino al canestro per i propri esterni. Il Cska, ha sempre trovato buoni tiri nel miss match continuo tra Planinic e Rubio, ma la serataccia del play croato non ha portato a buoni frutti. Anche Kleiza e Childress mi sembra non abbiamo troppi stopper per il loro gioco… ma come ci insegna l’esperienza, il sistema può battere le individualità.

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Se parliamo di sistema il Barcelona di coach Pascual ne è sicuramente un esempio: i catalani giocano divinamente in attacco, e qualche licenza poetica di Rubio e Navarro spesso toglie d’impaccio la squadra nei rari momenti di difficoltà. Ma è in difesa che l’allenatore nativo di Gavà a parer mio ha fatto il miracolo: i giocatori blaugrana, presi singolarmente, non sono necessariamente dei grandi difensori, eppur è sempre nella propria metà campo che il Barça fa la differenza! Anche nella semifinale, in un inizio disastroso dove in attacco arrivavano solo errori e palle perse, Navarro e compagni sono rimasti in scia del Cska esclusivamente grazie alla loro difesa, che ha concesso solo il 38% da 2 ed il 23% da tre punti.
Sarà una partita tatticamente bellissima, piena di risvolti interessanti… una di quelle che difinirei “imperdibili”.
Chiudiamo con i precedenti che dicono 8-4 in favore degli Spagnoli; l’ultima partita tra queste due corazzate risale alla finale per il terzo posto delle Final Four dell’anno scorso, la vittoria andò al Barcelona, come tutti gli ultimi tre incontri. Per trovare una vittoria dei Reds bisogna tornare indietro fino al 2005-06 quando Tyus Edney portò alla vittoria i suoi con 16 punti.

Ricordiamo che alle 18.00, sempre in diretta su Sport Italia, è in programma la finale di consolazione tra Partizan e Cska: fare pronostici o commenti è del tutto inutile: storicamente infatti è una partita senza senso dove non necessariamente vince il più forte o il più in forma… ma solo il meno frustrato!


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