Con una zampata di Lulic, una Lazio cinica e precisa trionfa nella finale di Coppa Italia e si prepara a sfidare la Juventus nella
Non era una finale di Tim Cup come le altre. In palio, c’era molto più di un semplice trofeo: vincere significava aggiudicarsi il derby capitolino e il dominio cittadino, mandare nel baratro i rivali, condannati a una stagione fallimentare terminata senza neanche un trofeo e senza la tanto attesa qualificazione all’Europa che conta. C’era più di una ragione per portare a casa la coppa. Ecco perché l’ambiente nella capitale era tutt’altro che sereno e il clima rovente.
Andreazzoli si giocava molto in questa sfida: la sua permanenza sulla panchina giallorossa. Per fare suo l’Olimpico, l’undici mandato in campo comprendeva: Lobont, tra i pali; Marquinhos, Burdisso, Castan e Balzaretti in difesa; Bradley e De Rossi in cabina di regia; Lamela, Totti e Marquinho davanti all’unica punta, Destro, che ha vinto il ballotaggio con Osvaldo.
Vladimir Petkovic ha risposto con: Marchetti; Konko, Biava, Cana e Radu; Ledesma, Hernanes e Onazi; Candreva, Lulic e Klose.
Roma 0 – 1 Lazio (71′ Lulic)
Dopo l’inno d’Italia, la partita può avere inizio ed è la Lazio a partire con la marcia giusta: al 3′, Lulic impegna Lobont da fuori area e, sulla respinta, Klose non riesce a insaccare da posizione defilata. I cugini si fanno vedere al 9′ con Totti, il cui tiro da posizione proibitiva non crea grossi problemi a Marchetti. Passato 1′, è la volta di Bradley che prova l’azione personale ma, entrato in area di rigore avversaria, perde il momento giusto e conclude sul fondo. È un momento favorevole ai giallorossi che si rendono ancora pericolosi, questa volta con Lamela; il tiro dell’argentino, però, è facile preda del portiere biancoceleste. La Lazio sembra in difficoltà e invece crea la seconda palla-gol: sul cross dalla sinistra di Lulic, Klose salta più di tutti e impatta bene il pallone ma Lobont c’è e salva il risultato. L’ultima emozione sembra la fotocopia dello spauracchio precedente: da destra, Marquinhos mette la palla in mezzo per Destro che arriva prima di tutti ma non centra la porta. Si va negli spogliatoi con il punteggio ancora inchiodato sullo 0 a 0. All’Olimpico regna l’equilibrio in campo, con poche nitide occasioni e grande tensione fra le due squadre romane.
La ripresa inizia a ritmi decisamente bassi per poi accendersi improvvisamente intorno al 67′ e, nel giro di pochissimi minuti, le formazioni si rispondono colpo su colpo: Mauri, entrato al posto di Ledesma e servito da Lulic, mette la sfera in mezzo ma Klose è in leggero ritardo e non ci arriva; sul ribaltamento di fronte, Marchetti si accartoccia nuovamente prima sulla potente conclusione di Totti poi su quella di Destro che calcia debolmente e non si accorge del prezioso aiuto del capitano, libero sulla destra. Sono minuti molto intensi e al 71′ si sblocca la gara: un instancabile Candreva arriva sul fondo da destra e cerca Lulic sul secondo palo; Lobont devia e prende contro tempo Marquinhos così Lulic può insaccare senza grosse difficoltà. 1 a 0 Lazio. La Roma reagisce immediatamente: al 72′, Totti, su punizione, mette la sfera al centro ma non ci arriva nessuno; il tiro rischia di beffare Marchetti che, con dei riflessi super, tocca il pallone e lo manda sulla traversa. Grande brivido per i biancocelesti. Nel frattempo, Andreazzoli tenta il tutto per tutto e inserisce anche Osvaldo e Dodò ma la spinta dei suoi uomini non è efficace e permette agli avversari di ripartire in contropiede. I minuti passano, il risultato dice ancora 1 a 0 Lazio e, di conseguenza, il nervosismo cresce: Tachtsidis viene espulso per eccessive proteste dalla panchina e altri giocatori vengono ammoniti. Alla fine, la Roma si spegne e alla squadra di Petkovic basta anche l’esiguo vantaggio, anche se, in pieno recupero, Mauri, davanti a Lobont, spreca tutto, tirandogli addosso.
Il gol divorato dal capitano della Lazio poco importa perché la sua squadra vince la finale, insieme derby, e si qualifica per l’Europa League.
Vittoria pesantissima per Petkovic che raggiunge l’obiettivo stagionale e regala ai suoi tifosi una tripla gioia. Tuttavia, bisogna dire che non è stata una bellissima partita, poco continua e accesa a folate. È molto probabile che sia stata influenzata dalla pressione, sentita da entrambe le squadre, e dal clima poco sereno che si è respirato in questi giorni che hanno preceduto l’attesissimo incontro.
Ancora una volta la Roma è estromessa dalle competizioni europee e vedremo quali cambiamenti avverranno a Trigoria.
Candreva e Lulic, i migliori in campo per la Lazio; male, nel complesso, tutta la Roma.
Articolo di Alessandro Liturri