16 maggio 2012 di Denis Michelotti Lascia un commento
Eurosport
Sembrava un film, è stato sicuramente uno spot eccezionale per il basket. Domenica scorsa chi aveva la TV sintonizzata sulla finale di Eurolega tra CSKA Moska e Olympiacos non è di certo rimasto deluso. La partita è stata di quelle che andrebbero fatte vedere ai bambini nelle scuole per farli avvicinare al mondo della pallacanestro. In Italia, si sa, il confronto tra gli appassionati di calcio e quelli di basket non ha paragoni. Anche se il movimento dei cestisti ha comunque un buon seguito, grazie anche alle prestazioni dei nostri Gallinari, Bargnani e Belinelli nell’NBA, per quanto si è visto domenica sera ne meriterebbe certamente di più.
La formazione russa, indiscussa dominatrice dell’incontro e padrona del match fino al minuto 28, quando conduceva con ben 19 punti di vantaggio, è stata rimontata dai greci fino al misero +1 a 10″ dalla fine. La partita nel terzo quarto sembrava chiusa e, sugli spalti del palazzetto di Istanbul nel quale si disputava la finale, i tifosi dell’Olympiacos erano frastornati dal risultato e dai canti di gioia dei supporter avversari. Poi, l’incredibile ultimo periodo. Gli stati d’animo che si ribaltano. I russi che passano dall’estasi al terrore e i greci dalla desolazione all’euforia. Ogni secondo che passa, ogni tiro a canestro che entra o che rimbalza sul ferro, canalizza emozioni incredibili verso chi è sugli spalti e tiene incollati allo schermo gli spettatori da casa. A una manciata di secondi dalla fine il tabellone luminoso segna 61-60 per il CSKA, che con Sislauskas conquista i due tiri liberi che possono voler dire vittoria. Il lituano però sente di non avere in mano solo un pallone da buttare nel canestro, ma il destino di tutta la squadra e il lavoro di un’intera stagione: ferro e ferro. I greci prendono il rimbalzo, si precipitano dall’altra parte del campo e a 7 decimi di secondo dalla fine Printezis mette a segno i due punti che valgono l’Eurolega. Partono le scene di felicità dei giocatori dell’Olympiacos che si alternano a quelle di rammarico degli avversari del CSKA. Basterebbe aggiungerci i titoli di coda e mandare la pellicola al cinema.
L’atto finale della Champions League del basket stagione 2011/12, a livello di spettacolo, si è quindi concluso nel migliore dei modi per gli appassionati di pallacanestro e dopo una partita del genere non possiamo che augurarci di vedere aumentare ulteriormente il numero degli amanti di questo magnifico sport. Uno sport pulito e intorno al quale non vi è quell’eccessiva esasperazione che rischia di rovinare altre discipline. Grazie quindi per lo spettacolo e per le emozioni che ci hanno regalato ai vari Papanikolaou, Spanoulis, Teodosic, Printezis, Kirilenko e Krstic (per citare i migliori marcatori del match), con la speranza che la prossima stagione i loro nomi saranno noti ad una quantità di gente superiore rispetto a quella odierna.
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