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Finale Emilia, “Siamo il primo terremoto che prevede il pagamento di tutte le tasse, senza moduli abitativi, senza un finanziamento al 100%”

Creato il 18 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

“Siamo il primo terremoto che prevede il pagamento di tutte le tasse, senza moduli abitativi, senza un finanziamento al 100%” ecco che cosa può dire un terremotato della provincia di Modena, dopo tanti messaggi, appelli, annunci di soldi che stanno per arrivare, concerti e concertoni. La solidarietà è arrivata dalle persone, dagli enti locali delle province vicine, dalle Caritas, dai gruppi di volontariato, dai vigili del fuoco. Interventi per le scuole, per le prime necessità, per l’emergenza e cominciare a guardare avanti ma… Ma le ricostruzione? Le abitazioni, le aziende? C’è da sognarsi quello che è stato fatto, almeno a parole o limitatamente, nel bene e nel male, all’Aquila. Se allora si scatenò la speculazione di chi è finito nella rete della magistratura, adesso lo Stato sembra impotente. Di “miracolo” in Emilia non parla nessuno, né sul serio né per scherzo. Ancora si vive nelle tende vicino a casa. Nulla cambia, se non in peggio perché le aziende se possono se ne vanno. Nessuno sconto. Il governo lascia che la selezione socio-economica faccia il suo corso, tra chi può e chi non può. Un gelo che spaventa ma lascia i cittadini in balia di una rassegnazione piena di rabbia e d’impotenza. Ricostruire le case? Chi ci pensa? Quando? Dove sono i progetti? Alcuni si stanno preparando per formare un comitato che difenda i diritti dei cittadini, a Finale Emilia. Sembra che ormai non ci sia altra via che impegnarsi in prima persona e battersi per ottenere un po’ di aiuto, visto che sinora tanti hanno semplicemente perso la casa in cambio di una tenda prestata da familiari. ”Domina la disinformazione, c’è bisogno che si capisca che cosa succede, cioè niente”.

 


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