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Finale Serie A: Siena ad un passo dal titolo

Creato il 18 giugno 2011 da Basketcaffe @basketcaffe

cantu-siena-2Nulla da fare per la Bennet: troppo forte la Montepaschi Siena che passa anche a Cantù portandosi sul 3-1 nella serie, trovandosi così ad una sola vittoria dal quinto titolo consecutivo, che si giocherà domani sera al PalaEstra davanti al proprio pubblico.
I padroni di casa partono bene e trovano subito un parzialino favorevole, ma McCalebb e Lavrinovic ricuciono lo strappo, e con l’accensione di Kaukenas, Siena chiude il primo periodo in vantaggio (17-19). Nel secondo quarto arriva il break: McCalebb ed il solito Kaukenas (8 punti a testa nel quarto) lanciano i toscani, Cantù si affida a Scekic che risponde presente, ma la Montepaschi è inarrestabile e arriva un parziale da 23-11 che manda le squadre negli spogliatoi con 14 punti di divario.
La Bennet non è certo una squadra che si arrende: Lavrinovic mette il +16, ma piano piano i ragazzi di Trinchieri cominciano a rifarsi sotto arrivando fino al -5 con palla in mano. Leunen sbaglia la tripla che avrebbe definitivamente riaperto la gara, e dall’altra parte è ancora McCalebb a rilanciare i suoi. I brianzoli non ci stanno e ricominciano a recuperare terreno: Cantù rimane con la testa nella partita, negli ultimi minuti Markoishvili produce il -4 ma a quel punto è l’ex di turno Shaun Stonerook a punire i tifosi del Painella con una tripla che vale gara-4 e probabilmente lo scudetto.
Tra i senesi ci sono le prove strepitose di McCalebb (21 punti coon 9/11 al tiro) e Kaukenas (18); per la Bennet invece inutili i 16 punti di Scekic e la doppia-doppia da 13 punti e 10 rimbalzi di Mike Green.

Bennet Cantù - Montepaschi Siena 65-69 (Scekic 16; McCalebb 21) Serie: 3-1 Siena

Conscio delle difficoltà coach Trinchieri:

Partiamo dalla fine: ora nella serie abbiamo 1 possibilità su 100. Il mio compito è rendere questo 1% credibile perchè adesso non lo è. Onestamente non ho molto da rimproverare ai miei giocatori tranne il fatto di avere avuto foga e non lucidità. Abbiamo profuso uno sforzo fisico ed emotivo assoluto, ma non siamo riusciti a farne uno mentale. Il secondo quarto ci è costato la partita, però siamo stati bravi dal -16 a rientrare con l’inerzia a favore. In quel momento la foga ci ha nuovamente affossato con 4 palle perse sul -4 che gridano vendetta. La desuetudine a giocare questo tipo di sfide ci ha portato a perdere questa occasione. Sicuramente percepisco una grandissima delusione. Però credo che noi, per rispetto a quello che abbiamo dimostrato nel campionato, dobbiamo produrre il massimo in gara 5. E’ l’unica cosa che adesso possiamo fare“.

Super soddisfatto invece Simone Pianigiani:

Credo sia stata una prestazione molto solida da parte dei miei giocatori. Sono stati davvero bravi perchè venire qui e condurre per 40 minuti è segno di grande forza mentale. É stato difficile perchè a inizio terzo quarto quando potevamo chiudere la partita, dopo un primo tempo quasi perfetto nonostante Lavrinovic fosse uscito subito per falli, abbiamo costruito tiri buonissimi, ma li abbiamo sbagliati. Quello poteva essere il momento dello strappo invece Cantù si è avvicinata. Come avevo detto dopo gara 3 la chiave era la difesa e oggi le giocate difensive ci sono state. Non a caso abbiamo tenuto la Bennet al 35% dal campo. Quello ha deciso la sfida. Abbiamo scelto di stare molto attenti sul loro tiro da tre punti, pagando a rimbalzo, ma siamo sempre stati avanti. Vincere una partita su questo campo, prendendo 12 rimbalzi in meno e tirando 18 liberi in meno, vuol dire che i miei ragazzi hanno fatto le cose importanti nella nostra metà campo“.


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