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Finale Uefa Champions League: vince il Chelsea ai rigori, decisivo Drogba

Creato il 19 maggio 2012 da Postscriptum

Finale Uefa Champions League: vince il Chelsea ai rigori, decisivo Drogba

É l’ultimo atto del torneo calcistico per club più importante d’Europa, è la finale, il momento più atteso dal pubblico calcistico, culmine di un intera stagione di fatiche e di emozioni.
Di fronte i tedeschi del Bayern Monaco, giustizieri del Real Madrid, e gli inglesi del Chelsea, carnefici del Barcellona stellare di Lionel Messi, per una finale scoppiettante tra due squadre in cerca di gloria e consacrazione.
Grandissima e spettacolare la cerimonia di apertura dell’evento con un gradevole momento musicale all’insegna del violinista David Garrett.

La partita non è spettacolare, almeno non subito, come la suddetta cerimonia ma col passare dei minuti si accende di emozioni grazie a giocatori dalla classe indiscussa come Drogba, protagonista della serata. Il Bayern fa della veemenza e della densità le proprie armi migliori mentre il Chelsea bada a contenere per ripartire in contropiede. Se dovessi dire quale delle due tattiche è la più efficace sarei in grande difficoltà ma il Bayern sembra davvero una squadra potente e completa mentre il Chelsea da l’impressione di andare in confusione con troppa facilità. Se mi permettete di abusare della prima persona e delle mie considerazioni personali direi che la coppa l’ha meritata il Bayern Monaco: nel torneo dei campioni la partita si affronta, non si subisce.

Primo tempo. La partita non è subito bella, domina la paura di sbagliare ma gli uomini chiave di entrambe le squadre mantengono un atteggiamento circospetto e ordinato senza scoprire il fianco; tra le due però il Chelsea rischia di più quando il Bayern porta l’attacco con più uomini ma gli attaccanti bavaresi sembrano abbastanza distratti e riescono a vanificare i pericoli in area a causa della loro imprecisione. Ribery e Robben sembrano i più in palla del match ma la loro freddezza non va di pari passo con la loro voglia di fare. Dall’altra parte è solo Drogba a cercare la via della porta avversaria con il classico schema disegnato da Roberto Di Matteo fatto di difesa arcigna e veloci ripartenze che fanno perno proprio sull’avanti ivoriano. Quello che ne viene fuori è un primo tempo noiosetto e parco di emozioni in cui le cose più belle sono la straordinaria cornice di pubblico e la splendida livrea dell’Allianz Arena di Monaco con le sue tonalità di giallo e blu.

Secondo tempo. Il copione del secondo tempo è sostanzialmente quello del primo tempo, quanto meno nei primi minuti.Ribery prova subito ad affondare ma il suo assist non trova compagni liberi. Ancora Bayern con Robben e Muller dopo qualche minuto ma ci sono troppi uomini nell’aria dei blues per dare fastidio. Di fastidio, e tanto, ne da il guardalinee a Ribery annullandogli un gol per un fuorigioco millimetrico ma che ci stava tutto. Il Chelsea rischia tantissimo in questa fase, anzi col passare dei minuti si rintana sempre di più nella proprio metà campo rinunciando alla fase offensiva: il risultato è una serie di calci d’angolo infinita per il Bayern con non pochi pericoli portati alla porta di Cech.
Il Chelsea in attacco si rivede a ridosso della mezz’ora con una bella azione di Drogba fermata in calcio d’angolo e con una conclusione scoordinata e debole dello stesso ivoriano sugli sviluppi dello stesso.
Al minuto 37 però l’ennesimo cross dei bavaresi nell’area avversaria coglia Cole impreparato nella marcatura di Muller che schiaccia di testa battendo un Cech fino a questo punto impeccabile. Di Matteo risponde subito facendo entrare Fernando Torres, ma l’eroe del Chelsea è Didier Drogba che riesce a trasformare in gol un angolo dopo appena 4 minuti dal vantaggio tedesco, e la finale diventa uno spettacolo.
Il pareggio terrorizza i tedeschi che si chiudono in difesa facendo scivolare il match verso gli inevitabili supplementari.

Supplementari. All’inizio del primo tempo supplementare è sempre Drogba il protagonista, stavolta in negativo, quando tocca abbastanza leggermente Ribery che si lascia cadere senza pensarci su due volte. Calcio di rigore generosissimo per il Bayern che Robben si fa parare da Peter Cech. I tedeschi però non vogliono rischiare e cercano di chiudere il Chelsea nella sua area di rigore perché la sensazione è che il Chelsea possa colpire duramente se solo riuscisse a fare la fase offensiva con un pò più d’intensità; buona la prestazione di Torres che dimostra di avere ancora la gamba per mettere in difficoltà gli avversari, da un suo cross per Drogba scaturisce un’azione pericolosa nell’area bavarese. Nel secondo tempo Olic ha il pallone buono per il vantaggio tedesco ma per un eccesso di altruismo cerca Van Buyten sul secondo palo mandando in fumo un’occasione ghiottissima. E poco dopo ancora Gomez innesca una carambola pericolosissima con David Luiz con il pallone che finisce in angolo. Il Bayern finisce dove aveva iniziato, in attacco ma, il secondo gol non arriva e si va ai rigori.

Calci di rigore. Diciamolo pure, decidere una finale in questo modo è sicuramente crudele e ingiusto, specie se ci arrivano due squadre che hanno affrontato la finale in due modi diametralmente opposti: il Bayern se l’è giocata fino alla fine ma se non ha trovato i gol deve incolpare solo la scarsa vena dei suoi uomini chiave; il Chelsea invece ha impostato la strategia della difesa ad oltranza cercando il guizzo dell’unico attaccante presente nell’undici ma non è e non deve essere questo il modo giusto di onorare una finale. Nella lotteria dei rigori vanno a segno i bavaresi: Lahm, Gomez, Neuer e i londinesi: David Luiz, Lampard, Cole e Drogba .Sbagliano il blues Mata mentre per i tedeschi Olic e Schweinsteiger.

Il Chelsea è campione d’Europa per la prima volta nella sua storia, eroe della serata l’ivoriano Didier Drogba.


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