Siete stanche di entrare nei negozi, trovare solo vestiti extra small e uscire frustrate perché non esiste nulla dalla 44 in su?
Siete stufe di vestirvi come sacchi con abiti che nascondono le vostre forme, sacrificando la vostra femminilità, perché non avete altro da mettervi?
Non ne potete più di indossare vestiti e notare che nel corso degli anni si sono ristretti? Che una taglia 42 di un tempo è la 46 di oggi? Che siete formose e vestite la XXL?
Siete arrabbiate perché nessuno propone una moda che esalti la donna di oggi con le curve ed accompagni le sue rotondità?
Da oggi il vostro travaglio è finito. Finalmente arriva la prima linea di abiti, a marchio Femmina Pin Up, per donne formose e felici di mostrare il corpo mediterraneo.
Gli slogan? “Gli uomini preferiscono la ..Carne” e “Morbida e Rotonda: così è la donna di oggi.”
Femmina Pin Up è l’innovativo brand di abbigliamento e lingerie Vintage per donne orgogliose delle proprie forme.
I capi Femmina Pin Up, in esclusiva nazionale, 100% stile Vintage e made in Italy, sono ispirati alle Dive, attrici ed alla moda anni ’40 e ’50. Poter indossare i tailleur e gli abiti di Marilyn Monroe, Ava Gardner, Kim Novak, Bette Davis, Rita Hayworth (e tante altre) è il sogno di molte donne mortificate dalla attuale moda, ideata per corpi ultramagri, che ormai non le rappresenta più.
La prima collezione Femmina Pin Up estiva punta su abiti longuette Pin Up, vestiti retrò per esaltare le curve che esaltano i corpi delle donne morbidose.
Per l’inverno 2011-2012: tailleur, cappotti, vestiti per esaltare donne formose, maggiorate e plus size.
Una linea pensata per fisici burrosi e sensuali che mette in rilievo il fascino retrò, l’eleganza e la sensualità d’altri tempi. Ed i tailleur protagonisti con spacchi, spalline quadrate e taglio tipico anni ’40 e ’50, sono il leit motiv della collezione poiché intesi come capi irrinunciabili nel guardaroba della donna di oggi desiderosa di distinguersi per charme e raffinatezza.
La notizia più importante? I capi sono finalmente creati ristabilendo le taglie di un tempo prima di essere ristrette fino a rasentare il ridicolo. La taglia 42 di anni fa allora sarà marchiata realmente 42 e non 46 come avviene oggi. Ritornano quindi le taglie reali come quelle degli anni ’40 e ’50 quando Pin Up come Marilyn o Bettie Page erano considerate perfette.
I capi sono disponibili dalla 42 alla 52 e solo su ordinazione la 38-40 e dalla 52 in poi.
La collezione a marchio Femmina Pin Up è stata ideata da Simona Sessa, giornalista, Pin Up, scrittrice, blogger, da anni promotrice del Pin Up Style in Italia.
Simona ha creato con successo l’associazione culturale Pin Up del 2000 e l’omonimo progetto sociale per combattere anoressia e bulimia. E ha dato vita ad una vera e propria factory che ruota intorno alle Pin Up e alla seduzione: dal 1 Pin Up Store d’Italia (www.womanshop.it), al concorso Miss Pin Up per donne dalla taglia 44 in su. Insegna seduzione e fotografa con il marchio pin Up del 2000 donne e ragazze della porta accanto trasformandole in Pin Up. Look maker, si occupa anche di trucco e parrucco per le sue trasformazioni.
Scrittrice e blogger del noto blog Pin Up del 2000 su MyBlog, da anni si batte contro anoressia e bulimia riproponendo il mito delle Pin Up per contrastare l’attuale ideale di bellezza troppo magro.
“L’idea del marchio e dei prodotti che sto lanciando è nata per esaltare la femminilità di tante donne che vogliono giocare con sé stesse e desiderano sentirsi sexy e desiderabili – spiega la Sessa -. Sedurre è un’arte che va appresa ed esercitata ma è importante avere gli abiti e la lingerie giusta, proprio come quelli che propongo. Inoltre siamo tutte stanche di abiti disegnati su donne inesistenti e non creati a nostra immagine e somiglianza. Abbiamo le curve, perché nasconderle? Perché mortificarle?”.
Simona da anni porta avanti il suo progetto sociale e culturale “Pin Up del 2000” per aiutare le donne a superare anoressia, bulimia e disturbi legati all’alimentazione: “Per fortuna la donna con le curve sta tornando di moda ed il mio lavoro è così facilitato – spiega la Sessa -. E’ pazzesco dover vivere ogni giorno sottotosti a un continuo lavaggio del cervello della moda e dei media che ci vogliono, magre, perfette e plastificate. Noi vogliamo essere esattamente così burrose come siamo”.
E conclude: “Con il mio progetto artistico e culturale di rivalutazione della donna formosa mediterranea sto educando ad un ritorno della femminilità che si è perduta sempre di più in questi anni... Il mio lavoro è faticoso ma ormai siamo sempre più orgogliose e felici delle nostre rotondità. Il mio consiglio? Ritornate a essere.. Femmine."
I primi capi, in uscita a metà Aprile, sono ordinabili nei siti www.femminapinup.com e www.womanshop.it