Finalmente i marziani a Montegranaro!

La notizia è di quelle che tolgono il sonno e non me la sono inventata, la danno i giornali: tre enormi astronavi si starebbero avvicinando alla terra e si prevede il contatto col nostro pianeta verso la fine del 2012. Le mie fonti, molto ben informate, le danno in arrivo a Montegranaro: guidate dalle luci della torre Zed e dagli impulsi astrali che ne scaturiscono atterreranno in viale Gramsci in piena notte il 24 dicembre.

Per agevolare le operazioni di atterraggio verranno abbattuti i tigli del viale (tanto pianta morta più pianta morta meno che je fa?). Gli appassionati locali, che sono tanti e anche arcinoti, stanno già preparando il discorso di benvenuto per il quale si allestirà un palchetto proprio di fianco al monumento alle palle che girano, vanto della nostra comunità.

Dato che a dicembre non ci sarà più grano si stenderanno tappeti di erba sintetica su tutte le colline visibili da dietro le mura e sugli stessi tappeti verranno eseguiti con trattori attrezzati specificamente splendidi cerchi concentrici ed eccentrici per dare il benvenuto ai visitatori extraterrestri.

E’ previsto l’arrivo della stampa di tutto il mondo per accogliere la quale si allestirà un’apposita terrazza-belvedere il plexiglass sospesa sopra la circonvallazione. Per evitare problemi alle astronavi in fase di discesa verrà abbattuta la torre campanaria della “Lo Campanò”, quella dell’acquedotto (le cui numerose antenne dei cellulari verranno spostate su un palo in plexiglass alto centrotrenta metri e piantato al centro del prato del nuovo Campo Boario) e quella più piccola di San Giacomo.

Il centro storico verrà interamente abbattuto per fare spazio all’hangar dove riparare le astronavi, hangar completamente costruito in plexiglass. Verrà salvata solo la piazza dove  saranno predisposti stand gastronomici di prodotti tipici. La musica che farà da colonna sonora all’evento sarà quella di Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo riarrangiata per l’occasione dal cugino di Gigi D’Alessio. Intervenite numerosi.

Luca Craia