I fans di Hilary Duff potrebbero pensare che Duff sia un film autobiografico sul loro idolo (Hilary chi????), invece, è una teen-comedy basata sul romando di Kody Keplinger (questa sconosciuta) “The Duff”, all’interno del quale, un’adolescente impacciata si stanca di essere etichettata come “duff” ( ovvero l’amica bruttina e un po’ grassoccia… come una papera) per trasformarsi in un bellissimo cigno, con l’intento di conquistare il cuore dell’atleta della scuola.
Qualcosa mi dice che questo plot è stra-abusato. Non so… una vocina dentro la mia testa, suppongo.
Il film mischia Easy Girl, Ragazze a Beverly Hills e Mean Girls… il che non è proprio motivo di vanto, anche se devo dire che questi tre film sono praticamente un cult in America (in Italia, lo è solo Mean Girls), ma il vero motivo per cui guarderei questo film è la presenza di Mae Whitman, forse una delle più nuove e interessanti scoperte dell’arte drammatica americana e che avevo già adocchiato (e ammirato) in Scott Pilgrim vs. The World e Noi siamo infinito.
Fabio Secchi Frau